Povera Italia: nella nostra penisola ci sono 42 zone “contaminate”

Si chiamano Sin, Siti di interesse nazionale

Immaginate un’area, grande anche come una piccola città, in cui è meglio non andare. Perché ci si annoia? No. Perché è pericoloso per la salute.

Si chiamano Sin, Siti di interesse nazionale, e in Italia sono 42, per un totale di ben 170mila ettari a terra, e 78mila ettari nel mare. Sono zone in cui la presenza di elementi contaminanti nel suolo è al di sopra dei limiti, tanto da essere considerate pericolose per l’ambiente e le persone.

Secondo quanto afferma il sesto rapporto dello studio Sentieri, finanziato dal ministero e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, si stima che negli ultimi anni ci sono state molte malattie (e persino morti) legate a queste zone, per le persone che ci vivevano vicino.

Fortunatamente, non ci sono zone di questo tipo nel Lodigiano, ma davvero possiamo permettere che nel nostro Paese ci siano ancora aree contaminate che mettono a rischio la salute delle persone?

La legge impone che i Sin siano bonificati, cioè di fatto ripuliti delle sostanze tossiche, ma è un procedimento lungo e costoso e, anche se la legge impone che chi inquina paghi, spesso le ditte che hanno causato questi problemi non hanno fatto quel che dovevano. E chi paga davvero sono le persone, con la loro salute messa a rischio.

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