
Tarantasio / Lodi
Martedì 12 Agosto 2025
Non tutte le verità fanno rumore. Alcune entrano in silenzio e cambiano tutto
DOLI’/5 Una storia magica a cura di Francesca Fornaroli
Lodi
Leonardo era tornato al centro della piazza e in un attimo la vide. Una nuova porta, apparsa dove prima non c’era nulla: alta, stretta, interamente d’argento. Avvicinandosi, Leonardo intravedeva il proprio volto, ma distorto, più giovane. Quasi bambino. Nessuna scritta. Nessun nome. Esitò un istante, poi la spinse.
Lo accolse un silenzio ovattato. Una camera dai muri color pesca, illuminata dalla luce dorata di un caldo pomeriggio estivo. Girando lo sguardo vedeva un lettino di legno chiaro, una vecchia giostrina di carta e una sedia a dondolo immobile. Nulla sembrava davvero appartenere a lui, eppure sentiva qualcosa di profondamente familiare, come se quell’ambiente fosse impresso da sempre in lui, prima ancora che nella memoria. Poi lo vide: un piccolo neonato nel lettino. Dormiva. Si avvicinò lentamente. Osservava i suoi lineamenti. Addosso aveva una copertina azzurra con una scritta ricamata in blu: “Léo”. Nessuno lo aveva mai chiamato così. Non nella sua famiglia. Non nei suoi ricordi. Un suono lo distolse. Una voce bassa, femminile, canticchiava una melodia. Il volto della donna rimaneva sfocato. Poi, sulla sedia a dondolo, notò un taccuino. Il titolo non era più “Origens”, ma un altro: “Per quando sarai pronto”.
In un batter d’occhio la stanza cominciò però a dissolversi. Il profumo di talco e latte svaniva. Anche la voce si abbassava. E la porta d’argento si richiudeva dietro di lui. Era di nuovo nella piazza.
Dolì lo accoglieva in silenzio, come se non fosse successo nulla. Sul pavimento, una piccola piuma bianca. Leonardo la raccolse e vide che una nuova pagina si era aperta nel taccuino Origens. Una frase, scritta in corsivo: “Non tutte le verità fanno rumore. Alcune entrano in silenzio, e cambiano tutto.” Nel frattempo, una nuova porta stava nascendo sul fianco della fontana di piazza Broletto. Era di legno chiaro, semplice. Sopra, una parola incisa: “Casa”. Leonardo sorrise, era pronto a entrare?
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