Imprese e lavoratori, un incontro difficile

Voi cosa vorreste fare da grandi?

La Costituzione, che è la legge fondamentale dell’Italia, dice che il nostro Paese è fondato sul lavoro. Eppure, negli ultimi anni, c’è qualcosa che non torna. Lo conferma il rapporto pubblicato da Excelsior (un centro di ricerca specializzato), che spiega come più della metà delle aziende italiane con dipendenti, nel 2022, avevano previsto di assumere nuove persone, ma per molte di loro è stato difficile. Ben 4 imprese su 10, infatti, hanno detto di aver fatto fatica perché non si trovavano persone e, quelle che si presentavano, non erano tanto capaci di svolgere il mestiere.

Si fatica, in Italia, soprattutto a trovare persone che lavorino nel commercio, nell’industria del metallo, del legno e dei mobili, ma anche muratori e persone che si occupino di informatica. Per quanto riguarda i giovani, si fanno più fatica a trovare farmacisti, programmatori di computer, idraulici, elettricisti.

Nel frattempo, però, rimane abbastanza alto il numero di persone che non trovano lavoro: sono quasi otto su cento le persone disoccupate, e addirittura 23 su cento tra i giovani.

Qual è il problema? Le risposte possono essere tante: alcuni dicono che serve un’alleanza più forte tra le imprese e la scuola, altri semplicemente che bisogna spiegare meglio ai ragazzi quale scuola scegliere, e aiutarli nel loro percorso nel miglior modo possibile, perché rappresentano una risorsa unica per il futuro.

L’importante, prima di tutto, è che non manchi mai la capacità di immaginare il proprio futuro e di cercare di seguire una strada con passione. Spesso, questa è la chiave giusta. E voi, avete già idea di cosa vorreste fare da grandi?

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