
Tarantasio / Lodi
Martedì 03 Giugno 2025
I segreti della biblioteca
MARTEDÌ HORROR La rubrica a cura di Francesca Fornaroli
LODI
Nel cuore della città di Lodi, c’è un luogo ricco di segreti e misteri che pochi conoscono. Basta entrare nella Biblioteca Laudense e salire al piano superiore. Voltando lo sguardo a sinistra appare in tutto il suo splendore la Sala dei Filippini. Con i suoi scaffali alti otto metri, intagliati in noce e decorati con motivi floreali, sembra rimasta intatta al Settecento. Un tempo era riservata ai monaci che abitavano il monastero (lo stesso edificio che oggi ospita la biblioteca) ma ora incanta gli occhi dei visitatori più curiosi. E non a caso ha catturato l’attenzione anche di quei due ficcanaso di Michele e Giulio, due amici che, invece di studiare, decisero di intrufolarsi lì di soppiatto.”La bibliotecaria si è appena girata, entra!” sussurrava Giulio al compagno di marachelle, mentre spingeva la pesante porta. La sala era silenziosa e la luce che entrava dalle finestre mostrava le dita di polvere che ricoprivano i mobili. Al centro, su un leggio di ferro, un solo libro con la copertina scura e consumata. Nessun titolo. «Che ci sarà scritto?» domandò Michele. Giulio sfiorò la copertina. Il libro si aprì da solo, mostrando le sue pagine piene di nomi. Uno accanto all’altro, scritti con una calligrafia strana. Poi, davanti ai loro occhi, ne comparvero due nuovi: Michele e Giulio. «Come fa a sapere il nostro nome?» urlò Michele. Il leggio iniziò a vibrare. Un sottile sussurro si avvicinò alle orecchie dei ragazzi: «Chi legge...resta». I ragazzi, spaventati, richiusero il libro con forza. Si guardarono negli occhi e, senza dire una parola, corsero fuori. Una volta usciti si accorsero che la porta d’ingresso della sala non c’era più. Solo scaffali e libri, come se nulla fosse mai successo. Da quel giorno, Michele e Giulio non parlarono più della stanza segreta. Ma ogni tanto, passandoci davanti, sentivano un lieve sussurro...come se il libro li stesse ancora aspettando.
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