Zelo, brucia l’auto del sindaco

(ore 16) L’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, esprime la sua solidarietà al sindaco di Zelo Paolo della Maggiore, la cui macchina è stata data alle fiamme. «Quando si svolge il proprio dovere con senso civico ed onestà può accadere che parti malate e disoneste della società rispondano con violenza - dice La Russa -. In tal senso, a Zelo Buon Persico vuol dire che Della Maggiore e la sua coalizione stanno lavorando nel modo migliore, vale a dire a favore di cittadini». L’assessore esorta gli inquirenti a svolgere le indagini nel più breve tempo possibile, per accertate le cause del rogo e individuare gli eventuali responsabili: «Se davvero si tratta di un incendio doloso dovrà essere inteso come un attentato alla democrazia e alle istituzioni».

(ore 8) A fuoco l’auto del sindaco di Zelo, Paolo Della Maggiore. Il veicolo, parcheggiato in strada davanti all’abitazione del primo cittadino, in viale Europa, si è incendiato all’alba di ieri e per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco dal comando di Lodi. Ancora misteriose le cause, tanto che per accertarle i carabinieri hanno effettuato con la Scientifica della analisi specifiche su quel che rimaneva del veicolo. Solo dieci giorni fa, inoltre, sempre a Zelo ma in via Martiri di Ungheria, un altro veicolo si era incendiato, quella volta nel cortile di un condominio. Due episodi ravvicinati che al momento non sembrano collegati, ma su cui i carabinieri di Zelo e di Lodi stanno svolgendo delle indagini.

«Escludo che si tratti di episodi dolosi - spiega il sindaco di Zelo - e che dietro questi roghi ci sia la mano di un piromane. Da parte mia, posso dire di non aver subito nessuna intimidazione o minaccia». Già ieri il primo cittadino si è recato nella stazione dei carabinieri di Zelo per fare la denuncia. Il prefetto Matteo Piantedosi, invece, lo ha chiamato per manifestargli la sua solidarietà e rassicurarlo sull’impegno delle forze dell’ordine per arrivare alla soluzione del caso.

Il rogo, quindi, è scoppiato intorno alle 4 di ieri mattina. È lo stesso Paolo Della Maggiore a spiegare come sono andate le cose. «Sono stato svegliato all’alba da alcuni passanti che avvertivano dell’incendio tutti i residenti della zona. Non sapevano di chi fosse l’auto, così hanno citofonato anche a me. Quando sono uscito mi sono accorto che l’auto era la mia». Accanto al veicolo, un fuoristrada Toyota, c’erano altre auto, che i proprietari si sono affrettati a spostare e che non sono rimaste danneggiate.

Nel frattempo è partita la chiamata al “115”, mentre alcuni residenti hanno cercato di domare le fiamme con le canne dell’acqua. Anche per questo quando i vigili del fuoco sono arrivati da Lodi l’incendio era già in parte spento, e del veicolo non restava che la carcassa carbonizzata. In quelle condizioni è stato impossibile accertare le cause del rogo, visto che ormai era bruciato tutto compresi eventuali “acceleratori” come benzina o altro, e così i carabinieri hanno disposto le analisi (che vengono effettuate solo raramente e quando c’è il sospetto di un’azione dolosa) per verificare come fosse scoppiato quel rogo. «All’inizio hanno parlato di un corto circuito e di un difetto dell’auto, in ogni caso aspettiamo la relazione dei vigili del fuoco e l’esito delle analisi dei carabinieri» si limita a dire il sindaco. Una volta spento l’incendio, è stato contattato un carro attrezzi per far rimuovere il veicolo.

Solo due settimane fa, fra il 13 e il 14 settembre, un’altra vettura alimentata a gpl era bruciata in paese. In quel caso la “vittima” era un privato cittadino. Si tratta di due episodi molto ravvicinati, forse troppo, che anche nelle forze dell’ordine hanno fatto venire qualche dubbio sull’ipotesi che si possa trattare di una semplice casualità. Le indagini comunque sono in corso.

Dopo la solidarietà del nuovo prefetto Piantedosi, il sindaco di Zelo Paolo Della Maggiore riceve l’appoggio dell’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa

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