Voto a San Donato, centrodestra tentato dalla “carta Falbo”

Ultimi giorni di incontri e trattative in vista della scadenza, domenica prossima, fissata per eventuali nuove alleanze, e i due “ballottanti” affilano le armi mantenendo il più stretto riserbo su strategie e programmi. Nessuna indiscrezione, infatti, su possibili accordi né tanto meno apparentamenti, filtra dagli staff dei due candidati in corsa, il sindaco uscente Andrea Checchi, e lo sfidante Cesare Mannucci. Il primo, forte degli oltre 6mila voti raccolti al primo turno, riparte da dove aveva chiuso: incontri strada per strada con banchetti sparsi sul territorio – il primo appuntamento sarà oggi, al mercato settimanale – e la dichiarata intenzione di ascoltare voci, istanze, suggerimenti e proposte che arrivano dalla città. Campagna elettorale porta a porta anche per lo sfidante, Cesare Mannucci, che parte da un evidente svantaggio – poco più di 2500 i voti raccolti al primo turno – ma non nasconde la speranza di riuscire a portare alle urne i tanti, quasi il 47 per cento degli aventi diritto, che hanno disertato i seggi lo scorso 11 giugno. Anche nel caso del candidato del centrodestra la campagna elettorale riparte nel fine settimana che inizia oggi, e anche qua non emergono indiscrezioni su alleanze e trattative, che pure paiono essere in corso a tutto tondo. È evidente che a “far gola” sono i voti andati al primo turno a Gina Falbo, 2032, e a Marco Menichetti, 840, preferenze che potrebbero segnare la differenza. E proprio attorno al “bottino” di quella che sembrava essere l’avversaria più accreditata per soffiare il ballottaggio a Mannucci, sembra accentrarsi l’attenzione delle forze politiche di centro destra. Dalle segreterie provinciali arriverebbero infatti – ma sono solo voci di corridoio – pressioni per ricucire lo strappo che aveva visto una parte di quella che era Forza Italia cittadina sostenere la Falbo. Solo così, pare di capire, il centrodestra sandonatese potrebbe misurarsi alla pari con “l’armata” del centrosinistra. Al momento, comunque, nessun pronunciamento ufficiale pare arrivare, e resta difficile ipotizzare dove finiranno i anche gli 840 voti di Menichetti e i 750 voti raccolti dal Movimento 5 Stelle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA