Vizzolo, nuove frontiere all’ospedale Predabissi per la chirurgia mininvasiva

L’equipe del professor Fabio Melchiorre al lavoro nella nuova sala angiografica su due pazienti

All’ospedale Predabissi la radiologia interventistica sta aprendo nuove frontiere nel campo delle cure. Nella nuova sala angiografica diretta da Fabio Melchiorre, ieri mattina l’equipe della radiologia interventistica ha trattato con successo due pazienti affette da una grave forma di protrusioni discali lombare, che causano anche la famosa sciatica: l’intervento mininvasivo è stato seguito in diretta da un’equipe di neurochirurghi dell’ospedale universitario di Bratislava in Slovacchia.

«Grazie agli investimenti della direzione generale in alta tecnologia e professionisti, offriamo ai pazienti nuove cure innovative, personalizzate ed efficaci - afferma lo stesso Melchiorre con il collega Cesare Maria Saluzzo -. Nel caso specifico l’intervento porta un beneficio immediato sulla sintomatologia nell’85 per cento dei casi: già nelle 48 ore successive il paziente può tornare alle proprie attività. Grazie alla collaborazione degli specialisti di anestesia e rianimazione, si tratta peraltro di interventi eseguiti in anestesia locale».

Ma questa è solo una delle procedure garantite dal Predabissi. «Stiamo trattando con risultati significativi varie patologie, in particolare quelle oncologiche - continuano gli specialisti -. Pensiamo alle tecniche di crioablazione e termoablazione per i tumori epatici, renali, ossei e metastatici in collaborazione con l’oncologia diretta da Andrea De Monte e i chirurghi Sabato Barra e Carmelo Magistro, ma anche al fibroma uterino con la ginecologia e l’ostetricia diretta da Franco Viazzo, la nefrologia diretta da Renza Tiboldo e l’ortopedia con il direttore Flavio Ravasi».

Grazie all’esperienza del dottor Saluzzo, entro fine anno prenderà il via il trattamento percutaneo del piede diabetico. «La radiologia interventistica sta aprendo nuove prospettive terapeutiche - conclude il direttore sanitario Valentino Lembo -. Tutto questo grazie a percorsi consolidati e multidisciplinari, ma soprattutto ai nostri specialisti che lavorano in squadra con grande sintonia e entusiasmo».

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