Dal Sudmilano un’altra ragazza punta allo scettro di Miss Italia e difende la manifestazione dopo la polemica sul senso o non senso di trasmettere ancora in Rai lo spettacolo ideato nel 1949 da patron Franco Mirigliani: «Miss Italia è una manifestazione elegante che non scende mai a livelli bassi e offensivi per le donne; inoltre è un’occasione per migliorarsi e mettersi in mostra nel mondo della moda e dello spettacolo. Insomma occasione di lavoro». Parole di Viola Stefania Pigola, 24 anni, la nuova bellezza che emerge dalla via Emilia e punta a entrare diritta nell’Olimpo delle più affascinanti del Belpaese.
È nata a San Giuliano Milanese ma dalla conclusione delle scuole superiori, con il passaggio all’università, si è trasferita a Genova diventata sua città adottiva. Nel pot pourri della biografia già ricca di questa 24enne c’è anche l’iscrizione a Miss Italia come rappresentante della Valle D’Aosta: Viola ha vinto infatti qualche giorno fa le selezioni regionali valdostane e andrà in finale per la terra più montuosa dello Stivale.
Una “straniera”, forse, da Pont Saint Martin in su, ma d’altronde a La Thuile di valdostane doc in passerella non ce n’erano proprio. Tutte da altre città d’Italia, e fra tutte l’ha spuntata la ragazza nata a San Giuliano. Alta 1,70, con capelli castano biondi e i numeri per puntare decisamente in alto, la studentessa trasferitasi nella città della Lanterna ha già lavorato nel mondo della moda e si è affermata in varie pre-manifestazioni che accompagnano come sempre l’accesso alla manifestazione nazionale: era già “Miss Ragazza in gambissima” Piemonte, ora ha fatto il salto di qualità. Interessante quanto ha dichiarato al termine della kermesse sotto i monti valdostani. In merito alla sopravvivenza o meno di Miss Italia (o almeno all’idea di trasmetterla in tv), da esponente della generazione “choosy” l’ha buttata molto sul lavoro: « È un concorso che ti serve a migliorare e ad andare avanti. Inoltre non c’è tutta questa volgarità. Consiglio di partecipare a tutte, anche a chi si sente insicura».
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