Via la cravatta, l’ambiente ringrazia

Si è conclusa la sesta edizione di “Eni si toglie la cravatta”, l’iniziativa rivolta ai dipendenti per adottare in ufficio, nel periodo da giugno a settembre, un abbigliamento meno formale a vantaggio del risparmio energetico.

Evitare giacca e cravatta e alzare di 1°C la temperatura negli edifici contribuisce a contenere le emissioni di CO2 e, a fronte di un’estate particolarmente calda, grazie al contributo di tutti, da tutte le parti del mondo (dall’Europa al Nord Africa), Eni è riuscita a risparmiare energia in modo semplice e intelligente. E’ stato calcolato che l’ottimizzazione della climatizzazione abbia portato a un risparmio di energia elettrica complessivo di 436.000 kWh, a cui corrisponde una riduzione delle emissioni nell’atmosfera di 229 tonnellate di CO2.

Da sei anni il successo dell’iniziativa è confermato da dati sempre più incoraggianti, che derivano da una partecipazione sempre maggiore da parte dei dipendenti. Rinunciare a un accessorio di abbigliamento, per quanto simbolo di eleganza e italianità, ha permesso di affrontare un argomento decisamente concreto: la riduzione dei consumi attribuibili all’uso smodato dei condizionatori d’aria durante i mesi estivi.

La pratica di Eni di togliere la cravatta in ufficio, lanciata nel 2007, è diventata modello da seguire anche per altre aziende e conferma l’impegno di preservare l’ambiente e il territorio mediante un utilizzo accorto e razionale delle risorse energetiche

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