Via ai lavori per il gasdotto siberiano

L’“autostrada del gas” verrà ultimata nel 2014:

170 chilometri dal Veneto al Lodigiano, fra Zimella e Cervignano, un’opera dal costo di 950 milioni di euro

Sarà ultimato nel 2014, si attesterà ad ovest di cascina Ritirata in territorio di Cervignano d’Adda e lascerà una barriera alberata lungo il declivio del fiume per mitigare l’impatto ambientale. Con una promessa: cinque anni di monitoraggio delle nuove essenze verdi per consentire loro di oscurare adeguatamente tubature e cabine di dispacciamento. L’“autostrada del gas” sta arrivando nel Lodigiano, con 27 metri di “carreggiata”, cioè di scartamento e servitù di passaggio, e un microtunnel sotto l’Adda. Sono alcune caratteristiche del metanodotto Zimella-Cervignano, l’ultimissima delle grandi infrastrutture in arrivo fra Sudmilano e Lodi. L’area di cantiere, grandi diversi ettari, si sta allargando attorno alla provinciale 16 e la curiosità aumenta attorno allo sbancamento targato Snam Rete Gas. In realtà quello che comincia ad apparire oggi è il capitolo conclusivo di una storia iniziata nella primavera 2012, con i primi lavori a 170 chilometri di distanza nei comuni di Zimella e Cologna Veneta, dove c’è il nodo di Zimella-Camisano Vicentino. Da lì, attraversando 54 comuni del Nord est, le condotte col gas russo siberiano sono arrivate metro dopo metro all’Alto Lodigiano.

Una sorta di Tem-2, peraltro pure vicina ai tre cantieri aperti della tangenziale esterna ? Non sembra una prospettiva plausibile. In totale in provincia di Lodi transitano 2 chilometri su 170, completamente compresi in territorio di Cervignano e Zelo Buon Persico, ma lontano dalle case, in fondi rurali. Ci saranno anche derivazioni minori, in buona parte orientate verso i gruppi produttivi energetici Eon di Montanaso, ma correranno interrate con nessun o limitato impatto paesaggistico.

La “Brebemi del metano” serve a potenziare l’utilizzo sia industriale sia privato del metano russo-siberiano. Negli obiettivi è indicato il miglioramento del servizio da parte di alcune grandi aziende e utilizzatori, e quindi l’interconnessione con la vicina centrale Eon lungo la via Emilia.

Il metanodotto costa 950 milioni complessivi, coperti per 400 milioni da un prestito a Snam Rete Gas dalla Banca europea degli investimenti e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Per essere grande, il gasdotto è grande. Il divieto di costruzione della fascia di rispetto si estende fino a 40 metri di distanza dai due lati di superficie, e i tubi vanno in profondità 4 metri. Tuttavia, assicura Snam Rete Gas (una delle quattro holding controllate da Snam), l’impressione di caos è più nel momento in cui si scava che in quello in cui il metano viaggia. Specifica infatti la società: «Le fasi di lavoro, in ciascuna delle zone attraversate, prevedono addirittura la rimozione dello strato agrario superficiale, il fertile, per la sua conservazione e successiva rimessa in sito al termine dei lavori; inoltre indagini archeologiche, ripristino dell’intera area utilizzata e riprofilatura dei terreni nel rispetto delle loro caratteristiche morfologiche». A Cervignano, lungo la provinciale, la centralina di dispacciamento già esistente risulterà comunque più grande ad opere finite. Dalla parte dell’Adda, nel parco, sarà ripristinato il paesaggio boscato ripariale sacrificato anche al “microtunnel”. Per cinque anni consulenti agronomi si assicureranno che le piante crescano in buona salute.

Emanuele Dolcini

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