Verde lungo, meno code sulla Paullese

Un colpo di fioretto alle maxicode sulla Paullese con il verde “lungo” al semaforo di Contèrico. Ma il quadruplicamento dell’intera strada resta la ricetta risolutiva. Ieri mattina comunque ha avuto un impatto positivo la nuova temporizzazione dell’incrocio fra le provinciali 415 e 16, all’uscita nord di Paullo. Una sperimentazione le cui somme saranno tirate fra 7-10 giorni, in modo da avere una mappatura dettagliata dei flussi di traffico.

«La situazione dopo 24 ore sembra andare nella direzione prevista - valuta Stefano Papalia, comandante della Polizia Locale - con uno sveltimento dei tempi sull’asse viario principale, cioè la Paullese, e un altrettanto intuibile rallentamento negli accessi da Paullo verso la 415. Non dimentichiamo che l’ampliamento del verde semaforico è una decisione che il comune attua per venire incontro al problema del pendolarismo verso Milano. Consapevoli che questa è la priorità, abbiamo deciso di avviare la sperimentazione. In questo momento poi sveltire il passaggio da Contèrico è ancora più necessario, considerando che con il blocco della Rivoltana una parte del traffico del quadrante cremasco si riversa sull’asta della 415. Quanti giorni per capire se è il caso di fare della sperimentazione la regola? Almeno dieci, poi valuteremo».

Per il momento il verde fisso durera due minuti e mezzo negli orari “caldi”, cioè dalle 6 alle 9 al mattino e dalle 16 alle 20 di sera. Ieri mattina, in un’alba ghiacciata di inizio dicembre, lo scenario dal ponte di Bisnate fino alla rotonda zelasca era il solito: quasi una passeggiata. Un chilometro più avanti, verso le otto di mattina, nulla da fare contro il “muro” del rondò di Zelo Buon Persico-Merlino. Anche se già a questa altezza della 415 si capisce chiaramente che l’ onda verde di Contèrico è ben diversa da quella di un mese e mezzo fa a San Donato. Allora l’esperimento si rivelò una palude di macchine paralizzate. Una decina di minuti dopo l’ingresso in Zelo si è all’impianto semaforico nell’occhio del test.

Un’occhiata a sinistra dell’asse 415, qui inesorabilmente a due corsie, testimonia il puntuale verificarsi di alcune reazioni a catena portate dall’allungamento del via libera. Verso Paullo la coda in immissione sulla provinciale è un lungo serpentone che va dalle ultime abitazioni alla Paullese intirizzita nel gelo.

Da Contèrico arriva un certo numero di mezzi che sfidano le stradine a zig zag lungo il corso della Muzza pur di non impantanarsi sulla Cerca. Superato l’ultimo semaforo che si interpone fra i pendolari e Milano, da lì in avanti le novità riservate a chi va al lavoro non sono molte. Fino alla “prova quotidiana” degli ultimi due km a passo d’uomo fra San Donato e la tangenziale est.

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