Una strettoia “a rischio stupro”

Un cartello con l’inquietante avviso è comparso sulla strada che collega il terminal con l’area di sosta

La “scorciatoia della paura”, dove nel 2009 c’è stato un tentativo di violenza nei confronti di una giovane sandontese, a distanza di cinque anni torna a far discutere. A riaccendere il dibattito sui social network è stato un cartello che nei giorni scorsi metteva in guardia i passanti dal rischio di stupri nel tratto pedonale che collega la zona della metropolitana a via Triulziana. Nella giornata di ieri l’avviso che ha generato allarme era stato ridotto in brandelli e gettato nel cestino che si incontra sul percorso, ma è certo che il “segnale”, visti anche i fatti recenti, ha portato alla ribalta il delicato tema della sicurezza in città. «Tra i cittadini di San Donato è generalizzata la percezione di scarsa sicurezza - sottolinea la consigliera della lista di opposizione “Insieme per San Donato” Gina Falbo -, soprattutto nelle zone di confine con Milano come via Marignano e tutta la parte in prossimità della metropolitana, dove i controlli sono scarsi: ci sono luoghi che l’inverno già alle 18 del pomeriggio sono pericolosi». E ancora: «Il sottopasso della stazione e il capolinea della M3, punti di riferimento per studenti e pendolari, dovrebbero essere più presidiati, soprattutto la sera».

Falbo prosegue: «Se il fatto specifico riportato all’attenzione in questi giorni risale a cinque anni fa, abbiamo anche episodi recenti che dovrebbero fare riflettere». Tra questi viene ricordato il tentato stupro avvenuto nei mesi scorsi sulla strada verso via Rogoredo e l’aggressione, che risale allo stesso periodo, nei confronti di un giovane sandonatese in una parallela di via Caviaga, sempre nel comparto vicino alla metropolitana. «Casi - afferma la Falbo -, che dovrebbero far riflettere sulla necessità di attuare iniziative per contrastare questi fenomeni».

Viene inoltre sollecitata «una maggiore frequenza di mezzi pubblici, soprattutto alla sera». Anche sulla rete la nota di un cittadino che ha fatto cenno alla presenza del cartello choc ha immediatamente richiamato una serie di reazioni da parte di sandonatesi che pongono ad esempio interrogativi sul funzionamento delle telecamere.

E tornando all’ambito politico, la lista civica di opposizione ricorda che «anche i continui black out che stanno interessando la città non vanno a vantaggio della sicurezza».

Se dal fronte del municipio il sindaco Andrea Checchi circa un mese fa ha annunciato l’intenzione di aprire un tavolo alla presenza delle forze dell’ordine, alcuni residenti reclamano risposte mirate. Peraltro c’è anche chi sta raccogliendo segnalazioni in merito ai vandalismi che si sommano a situazioni note in un clima in cui la città torna a parlare di sicurezza e dell’esigenza di individuare al più presto deterrenti efficaci, in particolare nelle zone più a rischio. Tra queste, nonostante le telecamere, c’è appunto la scorciatoia che collega via Caviaga a via Triulziana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA