Una ragazzina e il suo pony sul podio

Ilaria Staffolani e Dylan vincono l’oro ai campionati italiani

Migliorare le capacità motorie, relazionali e mentali è possibile attraverso un unico sport che i bambini possono praticare fin da piccoli: l’equitazione. Nulla di meno rispetto a calcio, pallavolo e nuoto per quanto riguarda l’allenamento fisico infatti andare a cavallo esercita tutta la muscolatura permettendo di accrescere l’equilibrio, la coordinazione, la lateralità e l’agilità.

Lo sa bene Ilaria Staffolani, 13 anni, da quando ne ha 7 si allena con costanza e tanta passione sui pony, diventati suoi grandi amici e compagni d’avventure: «All’inizio ho avuto paura ma l’insegnante mi ha subito rassicurato e da 5 anni non ho mai smesso di cavalcare. Da un paio d’anni partecipo a gare a livello nazionale grazie alla bravura e pazienza di Marina» racconta Ilaria che tre volte a settimana si allena presso Il centro ippico “I Salici Q.H.” a Melegnano seguita dalla sua allenatrice Marina Stagnoli che due anni fa ha avviato all’interno del centro, gestito dagli istruttori federali Roberto Altimare e Barbara Tempella, la scuola di pony di monta inglese che sta formando piccoli campioni come Ilaria.

Quest’anno Ilaria ha vinto la medaglia d’oro nella disciplina gimkana B3 ai Campionati italiani svoltisi a Cervia il 5 luglio durante i quali la squadra ha conquistato anche la medaglia d’argento grazie a Benedetta Brambati; le due ragazze si sono inoltre classificate terze nella gara di gimkana jump. «Le gimkane sono percorsi in piano con difficoltà da superare (slalom, passaggi tra barriere strette, gioco delle tazze, ndr) nel minor tempo possibile. Le gimkane jump hanno le stesse caratteristiche, ma in più impongono di superare degli ostacoli di 40-50 centimetri. Sono un utilissimo percorso formativo che porta gli allievi alla padronanza totale del pony, li abitua a gestire la velocità e l’equilibrio e li prepara per i più impegnativi concorsi di salto ostacoli» spiega l’allenatrice Marina Stagnoli che ha seguito 5 ragazze del gruppo, fra cui Ilaria, per la preparazione all’esame di brevetto Fise, Federazione italiana sport equestri, per la partecipazione a gare nazionali di salto a ostacoli con salti d’altezza 80-90 centimetri.

Uno dei percorsi più significativi e delicati che ciascun allievo compie è quello della presa di confidenza con l’animale e della costruzione di un feeling che gli permetterà di cavalcarlo con tranquillità e fiducia: «Il mio pony si chiama Dylan ha 17 anni, lo monto da 2 anni; ha un bel carattere, è veloce e molto vivace» dice Ilaria, che ha deciso di prendere Dylan in mezza fida, una sorta di affido, che fa sì che provveda a tutto ciò che gli serve.

«La sua insegnante dice che per essere un bravo cavaliere si deve cadere almeno 300 volte. La prima volta che è caduta mia figlia è rimasta in silenzio per tutto il giorno e poi mi ha detto “per diventare brava devo cadere ancora 299 volte!”. Oggi è sicura di sé e quando non può cavalcare ha lo sguardo triste e perso, non può stare senza» confida la mamma Stefania, che consapevole degli sforzi economici e di impegno che richiede questo sport ne ha potuto vedere con evidenza gli effetti positivi su sua figlia: «È più socievole e responsabile anche nei confronti della scuola. Peccato che sia uno sport poco riconosciuto e che manchino sponsor per le gare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA