Una piccola lapide dimenticata per Julia, uccisa a 16 anni nel bosco del Carengione a Peschiera VIDEO

La ragazzina vittima nel marzo del 1976 della efferata violenza di due rampolli della “Milano bene”

Non aveva ancora 17 anni, Julia Olga Calzoni Sforza, quando il suo “fidanzatino”, Giorgio Invernizzi, e il suo amico Fabrizio Demichelis, rampolli della Milano bene degli anni ‘70 del secolo scorso, la portano con l’inganno fuori città, in quell’area isolata e poco frequentata che era il Bosco del Carengione. Qui, forse al culmine di un maldestro e sconclusionato tentativo di mettere in piedi un sequestro a scopo estorsivo, la uccidono con una violenza efferata, a calci, bastonate e poi cinque colpi di pistola. C’è una piccola e nascosta lapide, in un angolo centrale del Carengione, che ancora ricorda quella tragica morte, avvenuta a fine marzo del 1976, e qui, sabato prossimo, chi ancora ricorda porterà un fiore, un modo, anche questo, per “dare un segno” in occasione della Giornata per l’eliminazione della Violenza contro le donne.

Peschiera, una lapide dimenticata per la povera Julia. Video di Barbara Sanaldi

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