Una discarica di eternit nella roggia

La segnalazione del Wwf, che lungo la strada

per Villambrera ha scoperto l’immondizia:

le lastre di amianto sono rotte e dunque pericolose

Ancora una discarica abusiva nel Sudmilano, ma questa volta anche “pericolosa”: gli ecofurbetti hanno anche abbandonato lastre di eternit.

Amianto, elettrodomestici, distese di plastica, mobili e sacchi d’immondizia. È lo scenario che si incontra percorrendo la strada per Villambrera, uno scorcio naturalistico mozzafiato, rovinato purtroppo da micro discariche abusive.

Tanti rifiuti scaricati clandestinamente, anche molto pericolosi come il cemento amianto. Lungo la strada che si addentra in campagna da cascina Cossago. In tre punti diversi, lungo la roggia Luserana, che è un canale in asciutta, si trovano pezzi di eternit ammalorati, spezzati e quindi ancora più pericolosi per chi respira le polveri, che sono cancerogene.

La segnalazione dello scempio è stata prontamente depositata in Comune, presso l’ufficio competente, con tanto di foto. «Io ho fatto una denuncia circostanziata - spiega Andrea Casarini, rappresentante locale del Wwf -, e l’ho presentata il 23 marzo. È passato molto tempo ma i rifiuti sono ancora là. Il problema è che non si possono prendere e portare via per il conferimento all’isola ecologica. Si deve adottare una procedura speciale, peraltro molto costosa per l’ente. Il mio rammarico è che questa situazione poteva essere evitata, perché quella strada la sera dovrebbe essere interdetta. E invece si passa senza alcun ostacolo».

Ci sarebbe una sbarra, che però è sempre alzata, «quando - sottolinea Casarini - la sera dovrebbe impedire il passaggio».

Un problema che era già stato fatto presente in passato, dallo stesso Casarini, quando aveva chiesto l’intervento del Comune di Paullo per la rimozione di batterie d’auto e un grosso fusto contenente oli esausti. «Allora era stato eseguito l’intervento di “pulizia” - spiega Casarini -. Si era parlato proprio dell’asta per impedire l’accesso: io credo che se fosse stato colto il mio suggerimento, ora il Comune non dovrebbe spendere soldi per provvedere alla bonifica dell’amianto che è stato abbandonato nei mesi successivi. Il mio appello è rimasto inascoltato, come quello, mio malgrado, sui fuochi d’artificio: sono fortemente inquinanti e ciononostante il comune di Paullo continua ad accettarli sul proprio territorio. Le nostre campagne non avevano bisogno anche di questo “regalo” degli amministratori». Toccherà all’amministrazione comunale ora trovare il modo di smaltire i rifiuti pericolosi.

Emiliano Cuti

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