Un tipo riservato e gran lavoratore

Veniva da San Giuliano e là continuava a gestire un bar, aveva amici e conoscenze. Gian Luigi Iacovelli si era trasferito solo una manciata di anni fa a Mediglia. Con i parenti, una famiglia di piccoli imprenditori, che hanno comprato casa in una cascina ristrutturata e si sono ben inseriti nel nuovo comune. I vicini di casa lo vedevano uscire la mattina presto e tornare la sera tardi. Era un tipo riservato: «Un grande lavoratore, una persona che era molto cordiale, ma che si vedeva poco a Mediglia», dicono. Salutava e poi andava a “servire” al suo bar. Sempre con grande entusiasmo. Ironia della sorte, pur essendo un barista, nei locali pubblici non ci andava mai e si vedeva poco in giro per il comune. Era uno di casa e frequentava più spesso San Giuliano, che non Mediglia dove però qualcuno si ricorda quella faccia pulita incorniciata da capelli corti neri. I parenti e chi lo conosceva, comprensibilmente, si sono chiusi nel loro dolore. «È atroce sapere che un nostro concittadino non c’è più - dichiara il sindaco Carla Andena -, ancora più atroce sapere di averlo perso sulla via che l’avrebbe riportato a casa. Una morte improvvisa, una giovane vita strappata troppo presto e in questa situazione non posso che esprimere il dispiacere di tutta la comunità. Io, non conoscevo personalmente la vittima, ma so di una famiglia per bene e a loro voglio essere vicina con tutta la solidarietà della gente di Mediglia». La salma, presso la camera mortuaria, è a disposizione del magistrato che dovrà decidere se richiedere o meno l’autopsia. Solo allora si potrà fissare la data dei funerali che non si sa ancora dove verranno celebrati.

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