Un sexy shop vicino all’ex oratorio

Protesta Italia nostra: «Esprimiamo tutto il nostro sdegno»

Là dove c'era una chiesa, o almeno una trattoria .. adesso c'è un sexy shop. Ecco l'amaro destino dell'oratorio dei Santi Alberto e Teresa a Cologno, frazione di San Giuliano sulla strada per Sesto Ulteriano. Da alcuni giorni chi passa dalla rotonda di via Po di fronte all'Ikea, dove agonizza l'ex oratorio diventato rudere, può notare il curioso avvicendamento di esercizi commerciali nella casa accanto. Non c'è più la trattoria rustica che per tanti anni ha connotato quest'angolo di San Giuliano: al suo posto una sgargiante vetrina rossa annuncia il nuovo paradiso dell'eros. Il problema è che il negozio un po’ particolare sorge a due passi da un luogo dove si pregava; anche se adesso al massimo si può andare a raccattare un po’ di eternit usato dietro il portone a pezzi. Tutto attorno è pieno di magazzini e outlet che ogni giorno, ancor più il fine settimana, attirano famiglie con bambini a riempire i carrelli. Una somma di elementi che ha già provocato reazioni da parte di alcune associazioni locali, fra cui Italia Nostra Sud Est Milano. «Esprimo tutto il mio sdegno - afferma Cristiana Amoruso, vicepresidente del sodalizio - anche in presenza di un'iniziativa che nessuno nega ricada nel privato. Intanto è proprio una questione di gusto, di sensibilità, questo accostamento fra un luogo di culto, o un edificio che almeno lo è stato, e un negozio che propone valori decisamente più poveri. Però l'oratorio cade a pezzi, mentre per Natale apre l'eros center. In secondo luogo, se proprio non si vuol tirare in ballo la questione etica, riferiamoci a quelle pratiche. Può stare un sexy shop in una zona commerciale che attira gente di tutte le età e di tutte le convinzioni, bambini compresi? Inoltre: il comune di San Giuliano non dice niente sul fatto che la riqualificazione dell'area commerciale si concluda con una prostituta da una parte e una dall'altra, con in mezzo un esercizio che in qualche modo incoraggia anche la prostituzione? Si aggiunga che il negozio è dentro una casa medievale, più antica dell'oratorio; più di tutte quelle di San Giuliano, probabilmente». L'oratorio dei Santi Alberto e Teresa, secondo le notizie storiche ricostruite, ha sempre avuto un suo cappellano fino al 1867. La chiesa continuò ad essere officiata almeno di domenica fino agli anni '10 del Novecento: poi sembra proprio sia stata sconsacrata, anche se l'atto di revoca del culto non si trova. Risulta anche che un tale capitano Giacinto Cavallo, nel 1665, lasciò detto in testamento di far dire una messa quotidiana nell'oratorio per il suffragio della sua anima. Pace all'anima sua, viene proprio da dire.

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