Un corteo di bimbi per la nuova scuola di Zelo

Un lungo corteo ha attraversato Zelo, da piazza Italia a via Fratelli Cervi, per tagliare il varo del nuovo polo scolastico. Oltre alle medie e all’asilo, oggi c’è l’elementare, un progetto steso e realizzato in 18 mesi, per regalare a 500 studenti un istituto al passo coi tempi, moderno, autosufficiente, che sfrutta al meglio le energie sostenibili e le nuove tecnologie. Un traguardo faticoso tagliato dall’amministrazione comunale che ha voluto festeggiare ieri, con la benedizione del vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti, con la comunità, i bambini e i loro insegnanti, le associazioni del territorio e le autorità. La banda provinciale di Lodi ha aperto il cerimoniale con alcuni celebri componimenti. E poi ha accompagnato la sfilata con i bambini in prima fila fino al piazzale della scuola. Qui è stato il momento dei discorsi e anche della commozione, prima del sindaco Angelo Madonini e poi dell’ormai ex dirigente scolastica Rosella Zucchetti che lascia la presidenza al reggente Antonio Posata. «Festeggiamo la vittoria della nostra comunità», ha detto il primo cittadino, che poi ha citato don Bosco, perché «l’educazione è cosa del cuore».

Ringraziamenti d’obbligo per chi si è speso per questa grande opera, dalla Lapco - che ha realizzato materialmente l’intervento - alle maestranze e ai dipendenti comunali, con in prima linea il responsabile dell’ufficio tecnico Michele Marcosano. Il vice sindaco Giuseppe Alessi, che ha fatto da anfitrione, ha letto il messaggio del senatore Antonio de Poli che non ha potuto essere presente al l’open day della primaria per imprevisti impegni istituzionali: «Mi auguro di potervi incontrare nei prossimi mesi, in occasione dell’inaugurazione della biblioteca (altra opera prossima al taglio del nastro, ndr)». La parola è passata al sindaco di Lodi Vecchio, Alberto Vitale in rappresentanza della provincia di Lodi, che ha sottolineato gli sforzi profusi dall’ente in materia scolastica e ha coinvolto gli studenti chiedendo loro se era di gradimento la nuova struttura, ottenendo in risposta un coro di sì. Il vescovo di Lodi ha infine ricordato San Giovanni Paolo II, che in visita ad una scuola, ha detto «guardo attorno a me e vedo la primavera. Vedo il verde della natura e la primavera, che siete voi». La primavera appunto, «perché se venisse l’inverno, voi ragazzi sarete la primavera che dà buoni frutti». «Lasciamo vincere la gioia e la speranza, ma anche la fatica nell’impegno», ha aggiunto da sprone monsignor Malvestiti, che poi si è accinto ad impartire la benedizione. Richiamando però che le religioni non dividono, ma devono donare unità e pace, nelle lingue e diverse fedi del mondo, «perché noi siamo cittadini del mondo». Subito dopo c’è stato il taglio del nastro con un bambino e una bambina che hanno porto al sindaco e al vescovo le forbici per il cerimoniale.

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