Un 34enne di schianta auto:lo trovano morto 48 ore dopo

Ha preso dritta una curva ed è precipitato in una scarpata: così è morto sul colpo, schiantandosi contro un albero, Simone Fabbri, un giovane rappresentante residente a San Donato Milanese. Il suo corpo, privo di vita, è stato scoperto ieri mattina sulla strada provinciale 70 per Montemignaio, in provincia di Arezzo. L’uomo si trovava in vacanza in Toscana con i genitori, in un’abitazione a Castel San Niccolò, dove era arrivato per trovare la nonna.

Ma da sabato sera era però scomparso, senza che né i genitori né i parenti avessero avuto più sue notizie.

Finché il suo corpo non è stato ritrovato: il medico del 118, giunto sul posto dell’incidente, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Inoltre, secondo i primi accertamenti, pare che il sandonatese fosse già morto da più di 48 ore.

È probabile quindi che si tratti di un tragico “fuori strada” dopo la notte passata con gli amici; sebbene, a riguardo non ci siano ancora le conferme da parte delle forze dell’ordine, il 34enne avrebbe infatti passato la serata a Strada in Casentino, dove era in programma la “notte bianca”. Al momento di informazioni più precise non ce ne sono.

È stata comunque già disposta la restituzione della salma: non ci sarà quindi l’autopsia, anche perché le cause della morte non sembrano proprio destare dubbi.

La macchina è precipitata in una scarpata, ma non è finita a terra: è stata ritrovata a mezz’aria, incastrata tra due alberi.

E all’interno c’era il 34enne morto. Se n’è accorto nel corso della mattinata un passante, tra il passo della Consuma e Montemignaio, che ha immediatamente chiamato i carabinieri della compagnia di Bibbiena. I militari e i vigili del fuoco hanno rinvenuto la salma imprigionata in una Ford Focus C-Max.

Nel corso del sopralluogo non sarebbero stati trovati segni di frenata: l’auto avrebbe tirato dritta al tornante.

Che sia stato un colpo di sonno, un malore o una svista è difficile dirlo. L’unica certezza è che l’auto è finita nella scarpata, un volo in basso di 3-4 metri, chiuso con lo schianto contro due alberi. Una pianta è stata mezza abbattuta. E quella collisione è stata fatale. L’auto è stata trainata fuori dalla scarpata: un lavoro che ha impegnato due squadre dei vigili del fuoco e che ha richiesto l’intervento di un’autogru.

Nello stesso tratto di strada dove ha perso la vita il sandonatese, la notte prima del probabile incidente, tra giovedì e venerdì scorsi, è precipitato un turista fiorentino di 25 anni. Era caduto in un burrone mentre tornava a casa: i suoi lamenti erano stati uditi la mattina da un passante ed era stato salvato dai vigili del fuoco.

Ma in questo caso per Simone Fabbri non c’è stato scampo: è morto forse sul colpo e da domenica fino a ieri una sola persona è stata in grado di notare l’automobile giù dalla scarpata. Troppo tardi per il sandonatese.

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