Tuffo nel Lambro per salvare il fiume

Legambiente, associazioni ambientaliste, autorità e cittadini hanno lanciato delle sagome dal ponte

della Broggi Izar: «Rilanciamo il simbolo della città»

In costume da bagno, maschere e cuffie per un tuffo simbolico nel Lambro: «Così vogliamo rilanciare il fiume simbolo di Melegnano». Ieri mattina, nell’ambito della campagna europea per la balneabilità di tutti i corsi d’acqua, sono tornati ad accendersi i riflettori sul fiume che attraversa gran parte di Melegnano. Per sensibilizzare sulla necessità di recuperarlo e dargli un nuovo approccio fruitivo, in città si è data appuntamento la “Carovana del Lambro” composta dalle associazioni ambientaliste presenti sul territorio. Quella di ieri è stata anche l’occasione per rilanciare il progetto “Volare” (Valorizzare il fiume Lambro nella rete ecologica regionale) che, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, è coordinato dal Comune di San Giuliano in collaborazione con San Donato e Melegnano, l’Inu (Istituto nazionale di urbanistica) e Legambiente. È stato così che, dopo aver allestito un gazebo sul ponte del Lambro nella centralissima via Frisi, i vari movimenti ambientalisti hanno organizzato una serie di laboratori per i più piccoli e raccolto i “sogni” delle associazioni e dei tanti appassionati del fiume.

Oltre al presidente regionale di Legambiente Damiano Di Simine e al responsabile del settore acqua Lorenzo Baio con i rappresentanti locali dell’associazione, all’appuntamento hanno preso parte tra gli altri la dirigente regionale in materia Viviana Iacone, il vicesindaco di San Giuliano Gennaro Piraina e Lorenzo Pontiggia, assessore all’ambiente di Melegnano.

Attorno alle 11 poi, dopo aver indossato i costumi da bagno, le cuffie e le maschere, tutti si sono spostati sul ponte della Broggi Izar dove, con tanto di apposite sagome, è andato in scena un tuffo simbolico nel Lambro. «L’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni, le associazioni e gli stessi cittadini sull’assoluta necessità di tutelare il fiume, che da sempre gioca un ruolo di primo piano nella realtà locale - hanno quindi chiarito Di Simine e lo stesso Baio -. Tanto più che proprio nel Sudmilano è allo studio un progetto ad hoc per valutarne le criticità e ricostruire un corridoio ecologico per la salvaguardia della biodiversità, la qualità delle acque e la tutela del territorio». Concetti ribaditi dal vicesindaco di San Giuliano Piraina, il cui Comune è capofila nel piano “Volare”, che ha già incassato 90mila euro dalla Fondazione Cariplo.

«In questi anni sono stati tanti gli interventi di Cap Holding per far fronte alle criticità del Lambro nella nostra città - ha invece rimarcato l’assessore Pontiggia di Melegnano -. Penso ad esempio all’eliminazione degli scarichi abusivi nel fiume, ma anche alla rimozione del traliccio verde sul ponte in via Frisi». Alcuni rappresentanti dell’Inu hanno infine illustrato i dettagli tecnici del progetto, mentre l’ultima battuta è toccata alla dirigente regionale Iacone: «Appuntamenti come questi - ha concluso - sono importanti per tenere alta l’attenzione su tematiche ambientali tanto fondamentali per il nostro territorio».

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