Troppi debiti, ristorante “sfrattato”

(ore 17) «Come sindaco mi ritrovo a lottare tutti i giorni con la crisi e con un sistema burocratico inadeguato a dare risposte efficaci ai cittadini e ai lavoratori che stanno vivendo situazioni di difficoltà. Con la determinazione sindacale, ho chiesto di non sospendere il servizio di mensa per garantire, in un momento di crisi, pasti prezzi accessibili ai lavoratori, ai disabili e agli anziani in difficoltà e a tutela dei lavoratori del Bistrò» così il sindaco di Peschiera spiega la sua posizione sul ristorante chiuso ieri dalla polizia locale. Il 13 dicembre Falletta aveva firmato una determinazione per “differire” l’esecuzione a data da destinarsi con l’obiettivo di consentire all’amministrazione comunale di trovare situazioni adeguate per non interrompere il pubblico servizio previsto dalla convenzione. L’immobile, infatti, era stato dato in gestione con una concessione di pubblico servizio stipulata nel 2006 e della durata di 9 anni (fino al 2015). La convenzione prevede che l’operatore garantisca a prezzi calmierati e convenzionati una mensa comunale ai dipendenti dell’Ente e una mensa inter-aziendale per gli operai e i lavoratori del comparto. Ma non solo. L’operatore garantiva anche pasti a prezzi accessibili ai disabili e agli anziani segnati dal comune.

(ore 9) Nonostante il parere contrario del sindaco Antonio Falletta, che ha intimato la sospensione dell’ordinanza di sgombero, la polizia locale di Peschiera ha proceduto a “chiudere” il ristorante pizzeria Bistrò di via Di Vittorio. Troppi i debiti contratti, cosicché, a tutela dell’ente che avrebbe dovuto recuperare 450mila euro (200mila secondo i titolari del Bistrò), gli agenti della polizia locale hanno dato esecuzione allo sfratto coatto nella mattinata.

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