TRIBIANO «Vaccini ai dipendenti», Acs Dobfar è pronta

L’azienda chimica si candida a vaccinare anche i parenti dei lavoratori

Emiliano Cuti

L’azienda chimico-farmaceutica Acs Dobfar di Tribiano si è candidata a ospitare la vaccinazione dei propri dipendenti (oltre 1000 solo in Lombardia) e, se possibile, anche di tutti i loro famigliari presso i propri siti produttivi. La società, che conta su una sede amministrativa e dieci stabilimenti (1 in Veneto, 6 in Lombardia, 1 in Abruzzo e 2 nel Lazio), metterà quindi i suoi spazi al servizio del Paese. «Secondo quanto descritto dal Piano Strategico Nazionale di Vaccinazione tutto il nostro personale ricade interamente nella fascia dei lavoratori di attività essenziali - spiegano Giuseppe Villa e Matteo Garbarini, responsabili di Acs per la gestione dell’emergenza Covid -. Per questo motivo, qualora si concretizzasse possibilità, vorremmo offrire la nostra più ampia disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni ed occuparci direttamente di tutte le fasi di organizzazione e somministrazione dei vaccini a tutta la nostra popolazione di lavoratori in modo da poter garantire l’attività produttiva e continuare a produrre farmaci antibiotici». La maggior parte dei dipendenti in questione ha un’età inferiore ai 55 anni e quindi potranno essere somministrati tutti i vaccini approvati fino ad ora (Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca). In una lettera inviata al Governo e alle aziende sanitarie, Acs Dobfar ha messo nero su bianco la sua disponibilità e si è impegnata ad assumere ogni onere organizzativo e di censimento, ora in capo a Regioni e Aziende Sanitarie Territoriali.

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