Terragni presenta la Tem

Roberto Formigoni, governatore della Regione Lombardia, l’ha definita «Una notizia positiva e attesa a lungo». Si tratta, come abbiamo scritto ieri, della registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera Cipe per approvare il progetto definitivo e il piano economico-finanziario della Tem, la tangenziale est esterna di Milano (2 miliardi di euro gli investimenti complessivi previsti interamente a carico di privati), adottata il 3 agosto 2011.

«Ora possiamo affermare - ha dichiarato Formigoni - che nessun ostacolo burocratico si frapporrà più all’avvio dei lavori della Tem, che contiamo possa avvenire entro la fine di marzo. Ora procediamo spediti verso la realizzazione di un cantiere d’interesse strategico per Milano e per tutta la Lombardia, che sarà terminato in tempo per l’Expo».

L’argomento Tem ha sollevato, come è noto, l’alzata di scudi di alcune realtà del nostro territorio, contrarie alla realizzazione dell’opera per motivazioni che sono state ampiamente illustrate. Nelle prossime settimane «Il Cittadino» provvederà a presentare in maniera articolata e approfondita l’intero progetto, con le ricadute - positive o negative - che esso avrà nell’alto Lodigiano e nel Sudmilano.

Iniziamo questa illustrazione con un’ampia intervista che ci è stata rilasciata da Fabio Terragni, amministratore delegato di Tangenziale esterna spa.

Terragni, c’è chi sostiene che l’equazione tra realizzazione di Teem e vantaggi per il territorio non torna. È vero?

«Mi sono sempre rifiutato di salire in cattedra per dimostrare a tutti i costi che la nuova arteria costituisca un’effettiva occasione di crescita per le province di Lodi, Milano e Monza Brianza. Ma credo che le obiezioni, peraltro comprensibili, mosse riguardo all’opportunità di traghettare l’infrastruttura dal mondo delle idee all’entrata in esercizio dovrebbero quantomeno essere basate sulla reale conoscenza del progetto».

Un esempio?

«Quanti sanno che la costruzione di Teem non si ridurrà ai 32 chilometri di tracciato autostradale da Melegnano - il decongestionamento di questo nodo va considerato una priorità - ad Agrate Brianza ma comporterà pure la costruzione ex novo di 38 chilometri di strade ordinarie, provinciali e comunali, attese da tempo nel territorio nonché la riqualificazione di altri 15 chilometri di arterie esistenti e la costruzione di 30 chilometri di piste ciclabili?».

Quanti dei due miliardi di investimento verranno destinati all’alto Lodigiano e al Sudmilano?

«Al territorio nel quale è diffuso “Il Cittadino” sono riservati ben 170 dei 260 milioni di euro destinati alla riqualificazione della rete viaria ordinaria. Si tratta di somme oggi irreperibili nella contabilità dello Stato e degli Enti locali. Teem va, dunque, inquadrata anche nell’ottica di un’efficace razionalizzazione del traffico e di un innalzamento della qualità ambientale del quadrante sud-est dell’area metropolitana».

Saranno opere importanti?

«Le infrastrutture viarie integrate serviranno gratuitamente il territorio e i pendolari, che, da almeno quarant’anni, ne auspicano la realizzazione non meno di quella di Teem, Pedemontana lombarda e Brebemi. Tali interventi, a torto ritenuti minori, non comporteranno alcun impiego di denaro pubblico dal momento che verranno, come Teem, interamente finanziati da soggetti privati».

Cosa significa?

«Significa che non faremo ricorso alla fiscalità generale che, peraltro, nell’ultimo mezzo secolo non ha mai assicurato le risorse necessarie per potenziare arterie importanti come, per esempio, la Binaschina-Cerca (chi ne sosterrebbe l’onerosa realizzazione?), la via Emilia, la Santangiolina, la Paullese e la Cassanese».

Qualcuno sostiene che Teem e le opere connesse sono state pensate allo scopo di estendere i confini di Milano con il conseguente inglobamento di molti Comuni...

«La Teem ha un solo scopo: decongestionare il traffico che, impropriamente, entra nei centri abitati».

Come ad esempio Melegnano?

«Appunto. Sarei partito proprio da Melegnano per entrare nel dettaglio delle infrastrutture viarie integrate. Anche perché su questo nodo investiremo 90 dei 170 milioni destinati alle opere connesse ubicate nel territorio del Milanese “coperto” da “Il Cittadino” e nel Lodigiano. In questo centro, com’è noto, la circolazione di mezzi pesanti (spaventosa) e leggeri evidenzia volumi di tale intensità da produrre livelli di inquinamento atmosferico e acustico così elevati da esporre gli abitanti a rischi per la salute».

La gente non ne può più di questa situazione...

«Lo scriva: Teem sarà la madre di tutte le soluzioni al problema del congestionamento veicolare. Lo provano pure alcune interviste nelle quali tutti i cittadini sentiti dalla nostra società - e le interviste saranno presto inserite nel sito Internet di Teem - hanno manifestato aspettative sulla celere realizzazione del tracciato autostradale e delle infrastrutture integrate».

Posso scrivere dunque che Teem si rivelerà la panacea a tutti i mali di traffico che affliggono il Melegnanese?

«È certo che la congestione permanente si dissolverà quando risulteranno completate, in parallelo con Teem, le infrastrutture integrate. Allora l’assetto viabilistico del Melegnanese si rivelerà rivoluzionato».

In che modo?

«Interverremo, innanzitutto, nel sud-est di questo territorio realizzando due ponti sul Lambro. Il primo dedicato al traffico autostradale, il secondo complanare riservato alla circolazione ordinaria con collegamento tra la Santangiolina e la via Emilia. A sud, invece, costruiremo, rimanendo all’esterno dell’abitato, la nuova Santangiolina, che metterà in relazione lo svincolo di Melegnano con Cerro al Lambro. A nord-ovest, infine, realizzeremo un collegamento tra la Binaschina e la Cerca con un ulteriore ponte sul Lambro».

Lei ha spesso accennato, nei suoi interventi pubblici, ad altri interventi riguardanti la via Emilia, interventi che ha definito “fondamentali”. Di cosa si tratta?

«Ad esempio della variante di Tavazzano con Villavesco. Qualcuno si ostina a invocarne l’interramento. E questo pur riconoscendo sia che l’intervento riguarda un’area assai distante dal tracciato di Teem sia che Tangenziale Esterna Spa ha inserito l’opera fra le infrastrutture connesse su esplicita richiesta motivata da indiscutibili esigenze».

Francamente, lo dica una volta per tutte: la tangenziale di Tavazzano sarà interrata?

«No. Va considerato che la presenza della falda acquifera a pochi centimetri dal suolo comporta notevoli costi e rischi di gestione».

E quindi?

«Si procederà a costruire un tracciato a raso posto a nord di Villavesco e una parziale sovrapposizione all’attuale strada provinciale 158 Villavesco-Paullo. In questo modo, tra l’altro, si eviterà di creare un nuovo tracciato della via Emilia che andrebbe a dividere Tavazzano da Villavesco».

Continuiamo lungo la via Emilia. Altre opere previste?

«Bisogna citare le riqualificazioni della via Emilia in Comune di Sordio e della provinciale Sordio-Bettola. Nonché la realizzazione di una rotatoria in Comune di Vizzolo e la costruzione di un percorso ciclabile nel territorio di Melegnano».

C’è poi la “famigerata” strada provinciale 17, la Melegnano-Sant’Angelo Lodigiano...

«Verrà potenziata attraverso la realizzazione di varianti localizzate a Calvenzano - al confine tra Caselle Lurani e Castiraga Vidardo - e a Cascina Pollarana (in territorio di Castiraga Vidardo). La soluzione alternativa prevede lo stralcio degli interventi che riguardano Salerano al Lambro e Castiraga Vidardo nonché la rimodulazione del primo tratto in variante e la messa in sicurezza della Sp 17 in corrispondenza di Castiraga Vidardo».

Ci sono altre opere connesse?

«Sono un’infinità. Ci sono la variante alla Pandina a Casalmaiocco, la riqualificazione del collegamento tra la Sordio-Bettola e la Pandina, l’ammodernamento della strada provinciale 181 Paullo-Cavaione, che verrà dotata di piste ciclabili, l’intervento in località Mulazzano sulla strada provinciale 16 Lodi San Grato-Paullo-Zelo Buon Persico, il collegamento al futuro casello di Paullo e le varianti di Zelo Buon Persico e di Marzano».

E per quanto concerne le opere di compensazione ambientale?

«Nel vostro territorio sono stati programmati tre interventi, ognuno dei quali meriterebbe, a mio avviso, un focus».

Bene, iniziamo dal primo.

«Il primo, in ogni caso, riguarda il recupero del bramantesco Oratorio di San Biagio di Rossate, in territorio di Comazzo, e la creazione di percorsi cicloturistici pensati per mettere in relazione il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco Adda Sud».

Il secondo intervento?

«Prevede la creazione di ampie superfici boscate lungo la valle del Lambro e l’integrazione di esse con la “Collina del biancospino”, realizzata sull’ex discarica di Vizzolo Predabissi con un progetto di valorizzazione curato dal Wwf. È, inoltre, contemplata la costruzione di percorsi ciclopedonali con il filo conduttore di mettere in relazione i centri del Melegnanese attualmente divisi dalle ‘barriere” costituite dalle strade, dalle ferrovie e dal Lambro».

Il terzo progetto?

«È quello incardinato sull’interramento di Teem tra gli abitati di Madonnina di Dresano e Cologno di Casalmaiocco, sulla creazione di un parco intercomunale sopra la galleria autostradale e sulla valorizzazione paesaggistica di un territorio caratterizzato dalla presenza del Cavo Marocco e delle storiche cascine Virolo e Belpensiero».

Torneremo in maniera specifica su tutto quanto ci è stato illustrato. Chiudiamo con una considerazione di carattere generale...

«La realizzazione di quest’opera permetterà, quotidianamente, di sottrarre 70.000 veicoli agli incolonnamenti delle attuali tangenziali e delle strade locali, la Cerca in primis. L’effetto positivo sulla mobilità del Lodigiano, del Milanese e del Monzese risulterà, però, di portata più vasta, dal momento che le infrastrutture viarie connesse decongestioneranno, come nel caso di Melegnano, centri ad alta incidentalità spesso soffocati dagli scarichi di Tir, furgoni e macchine».

Quindi?

«Teem è un’opera strategica di interesse sia nazionale sia europeo. Rappresenterà un investimento anticiclico nel territorio motore economico dell’Italia. Metterà più al riparo dalla crisi economiche. Faciliterà gli spostamenti dei cittadini, rendendo più competitive le imprese».

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