Tem, “spunta” la seconda cava

A Vizzolo un altro sito estrattivo per la tangenziale

Spunta un’altra cava sul territorio a cavallo tra Lodigiano e Sudmilano. Dopo il polo estrattivo di Paullo, un altro verrà realizzato a Vizzolo. Il tutto per un volume di piano di più di 3 milioni di metri cubi. Il sindaco vizzolese Mario Mazza ha detto che è pronto a valutare il progetto, mentre l’amministrazione paullese guidata dal sindaco Claudio Mazzola lunedì sera ha espresso il suo “no” in consiglio comunale. Le due cave fanno parte delle quattro proposte da Tem per “recuperare” la ghiaia necessaria alla realizzazione della nuova Tangenziale est esterna milanese.

Sta alla porta a guardare il comune di Vizzolo. «Noi - spiega il sindaco Mazza - non abbiamo una posizione pregiudizialmente sfavorevole. Siamo in fase di contrattazione: come è stato fatto con Brebemi, la società avrebbe potuto aprire la cava e basta, noi siamo riusciti a incanalare in una concertazione una trattativa. Prendiamo in considerazione che la realizzazione è prevista in un’area già compromessa dal passaggio della tangenziale, quindi è necessario ripensare a una limitazione dei danni per fare del polo estrattivo come un’opera di completamento. Siamo ancora in una fase di cantiere si potrebbe dire, perché vanno viste molte cose».

In un primo momento a Vizzolo sono stati eseguiti dei carotaggi, giudicati però insufficienti: in parole povere vanno fatti scavi più profondi, sei metri sotto il piano campagna. E poi, in zona agricola, a sud di Vizzolo in base alle compensazioni ambientali previste e alle contropartite economiche, l’impianto potrà essere autorizzato.

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