Tem: «Opera pronta per il 2015»

Giornalisti e fotografi in elicottero per documentare

la realizzazione della nuova tangenziale:

i lavori lambiscono ormai il territorio lodigiano

Non è più solo un tratto disegnato sulla carta. Da un’altezza di cento metri da terra, la Tem si vede in tutta la sua complessa e articolata realtà. Sulla scia di terra chiara spianata in mezzo ai campi, nonostante i giorni agostani, è un brulicare di macchinari in movimento. Perché le scadenze si avvicinano, la Tem non si ferma per le vacanze ed è quasi pronta a lambire i confini del Lodigiano. Sopralluogo “alato” ieri mattina sulla maxi tangenziale che rivoluzionerà la viabilità lombarda entro la primavera 2015 e che l’anno prossimo aprirà i suoi cantieri in direzione di Lodi. Per giornalisti e fotografi, ieri, la società ha messo a disposizione un elicottero e un pool di tecnici a far da ciceroni in vista delle scadenze ormai prossime dell’arteria.

Con partenza dal campo base di Truccazzano, la visita ha toccato i primi sette chilometri di percorso, quelli del cosiddetto Arco Tem, il collegamento tra la tangenziale e la Brebemi, ormai già asfaltata e ben visibile nel viaggio in elicottero. Il paesaggio dal finestrino è un cocktail di contrasti, tra il verde dei campi, il grigio del cemento che avanza, il blu dei laghi artificiali vicini alle cave di produzione - destinate a diventare aree verdi a cantieri dismessi - , il ferro degli scheletri dei viadotti che stanno sorgendo sul tracciato. E poi i centri logistici - come la distesa dei capannoni Dhl, operativi da un anno sulla Rivoltana - , destinati ad aumentare in futuro, grazie alle facilitazioni che la nuova arteria porterà alla viabilità. Sui 32 chilometri della Tem, nel percorso tra Agrate Brianza e Melegnano - secondo le proiezioni diffuse dal direttore tecnico Luciano Minotti - è atteso un transito giornaliero di 65 mila veicoli. Il pedaggio sarà di cinque euro per le auto e di otto e una manciata di centesimi per i mezzi pesanti. «Soldi ben spesi - secondo l’assessore regionale alle infrastrutture e alla viabilità, Maurizio Del Tenno - , se si pensa al risparmio in termini di tempi di percorrenza, e quindi costi del personale alla guida, ma anche di inquinamento provocato dai veicoli in coda. Il sopralluogo di oggi ci dice che questa è la Lombardia che funziona, quella che vogliamo, è uno stimolo e un motivo di forza per noi politici. In questa partita, dobbiamo anche ringraziare, oltre al presidente di Tem e agli investitori privati, il governo che con il decreto del fare ha sbloccato investimenti per 330 milioni di euro».

A proposito di arrivare a garantire il closing finanziario - i soldi del governo arriveranno, insieme a 900 milioni di finanziamento bancario a debito concesso entro fine anno da alcuni colossi del sistema, solo in presenza di un aumento di capitale privato - è il presidente Stefano Maullu a garantire: «Non deluderemo nessuno: né il ministro delle Infrastrutture Lupi, né l’assessore regionale Del Tenno, né i soci che stanno sottoscrivendo l’aumento di capitale da 220 a 445 milioni di euro già deliberato. Raggiungeremo il closing a dicembre come prescrive il decreto del fare».

Il primo passo della Tem verso il Lodigiano sarà l’apertura dello svincolo con la Brebemi - completato al 30 per cento in 14 mesi di lavori - previsto per la primavera 2014, ma nell’appuntamento di ieri è stata confermata l’apertura di tutta l’arteria per aprile 2015, in tempo per Expo. Oggi, intanto, viene aperto il nuovo viadotto sulla Rivoltana, accanto al campo base di Truccazzano, prima opera concreta della Tem che ha delle conseguenze sul traffico locale.

Rossella Mungiello

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