T-red, è l’ora dei ricorsi

T-red tra via Emilia e Piazza Alfieri: si apre la fase dei ricorsi. Dopo la mobilitazione che nella serata di martedì ha portato un pubblico infuriato in consiglio comunale, ieri il comitato guidato da Daniele Castelgrande e Fabio Colaianni, promotori della protesta, ha annunciato che da oggi si apre la fase di compilazione e invio dei ricorsi in prefettura. In base ai numeri forniti dalla delegazione spontanea determinata a tenere alta la bandiera degli scontenti, sino ad ora è stata raccolta una quota di adesioni pari a 472 persone che hanno firmato la loro petizione, di cui 272 avrebbero aderito durante il presidio in aula consigliare. Tutti cittadini pronti a dichiarare battaglia contro la contravvenzione da 165 euro più 6 punti tolti alla patente. «Secondo noi - affermano gli esponenti della delegazione - ci sono buone possibilità di vincere il ricorso visti gli errori legati alla tipologia del semaforo a cui si aggiungono i vizi di forma». E proseguono: «Chi volesse inoltrarci un verbale o avesse necessità di informazioni può scriverci all’indirizzo [email protected]. Gli interessati riceveranno il modello del ricorso, dopodiché devono compilarlo e spedirlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al prefetto di Milano, in quanto la presentazione deve essere individuale, anche se noi rimarremo comunque a disposizione dei cittadini, fornendo tutto il supporto necessario». Nel frattempo fanno sapere: «Dalla prossima settimana causa ferie sospenderemo il servizio telefonico e lo riprenderemo ai primi di settembre». Se da un lato quindi la mozione con cui il Pdl ha chiesto la sospensione dell’attività della telecamera per verifiche tecniche è stata respinta, tra la società civile sta iniziando la battaglia contro la multe. Resta dunque in primo piano il dispositivo che, in base ai dati resi noti in aula dall’assessore alla sicurezza Gennaro Piraina, dal 20 marzo al 31 maggio ha già bacchettato 3238 conducenti, con un introito per il comune che supera i 540 mila euro. Nel corso del dibattito politico sono emersi quelli che secondo la minoranza sono i principali inciampi del sistema, a partire dalla temporizzazione degli arancioni dei due semafori dell’incrocio. Dall’altra parte la maggioranza ha difeso il dispositivo, ricordando che l’obiettivo è quello di garantire più sicurezza sulle strade di San Giuliano. Stando alle ultime notizie qualche ritocco è atteso per settembre, ma per il momento la telecamera rimarrà in funzione e scattarà ogni volta che un conducente attraverserà con il rosso.

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