
Successo per l’incontro sulla Tem
Tutti contro il sito estrattivo da 1,5 milioni di metri cubi. Gatti: «Nel Piano regionale ce ne sono già
36 indicate, che bisogno c’è di aprirne un’altra?»
Una cava “temporanea” che finisce per funzionare un secolo; un casello di entrata in tangenziale circondato da capannoni funzionanti o invenduti, da motel equivoci e magari qualche centro commerciale in più. Ecco l’incubo dei cittadini di Sordio che martedi sera si sono ritrovati all’ex bar “Solito Posto”, zona centro sportivo, per capire che cosa porta in “dono” la est esterna, ovvero “A 58”, a duecento metri dalle prime case verso Vizzolo. Con lei in arrivo la cava da 1,5 milioni di metri quadri di sabbia e ghiaia già recintata e “sagomata”. La serata è stata occasione per far uscire alla scoperto il Movimento 5 Stelle di Sordio: l’iniziativa portava la firma infatti degli “Amici di Beppe Grillo” del comune lungo la via Emilia. Venticinque persone ad ascoltare, un numero tutto sommato apprezzabile considerato il contesto. In realtà le domande che ormai aleggiano in ognuna di queste assemblee sono le due sole consentite: come evitare il peggio dalla Tem e come bloccare le opere.
Non farle partire è impossibile, perchè di fatto ci sono già. Dunque secondo Massimo Gatti, capogruppo alla Provincia di Milano per la lista di minoranza “Un’Altra Provincia”, «bisogna riaprire, le amministrazioni locali dovrebbero riaprire, il parere con cui il Cipe, il Comitato di programmazione economica, autorizzava definitivamente l’autostrada nel 2011. Ebbene, lì c’è scritto, fra le prescrizioni Cipe, “si prescrive di utilizzare i 36 siti estrattivi in attività del Piano Cave regionale e di non realizzare cave nuove”». Un monito fatto valere poco, secondo Luigi Visigalli, ambientalista di Casalmaiocco, da sindaci e amministratori: «A Vizzolo Predabissi abbiamo assistito a uno scavalcamento in bello stile di qualsiasi opinione pubblica locale, firmando con Tem la convenzione per la cava il 26 luglio». Visigalli addita poi la «colossale bugia di definire la Tem “tangenziale”, perchè sarà un’autostrada a pagamento». Infine Ferruccio Pallavera, direttore de “Il Cittadino” e moderatore, pur professandosi fra i realisti («vedrete che l’autostrada la finiranno...») esorta i sindaci e le istituzioni locali «a risparmiare il Lodigiano e il Sudmilano da piani regolatori che hanno stravolto il territorio, oppure da cave che dovevano durare qualche anno e forniscono tuttora milioni di metri cubi di ghiaia».
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