Su Facebook la nostalgia per don Pier

Via web una folla di ricordi e pensieri per il parroco scomparso

Anche il ricordo di un sacerdote oggi può viaggiare su Facebook. Don Pier Torriani, parroco di Vizzolo Predabissi, uomo di Dio moderno che si era avvicinato con il rispetto unito a un po' di sana ironia alla "piazza" del social network, a distanza di una settimana ha visto il suo profilo riempirsi di un numero incredibile di pensieri, ricordi, emozioni e confessioni personali. Insomma di "post" - come si dice nel gergo - che vogliono trattenere don Pier vicino alle comunità che l'hanno avuto con sé. Ed è forse proprio qui, nello spazio della rete dove si esce allo scoperto ma in fondo si resta un po' nascosti dietro la parola scritta, che stanno uscendo i pensieri più profondi per il parroco di Santa Maria di Calvenzano, vinto da un male incurabile a soli 47 anni di età. Già sabato 25 giugno più di mille persone si sono unite al cardinale Dionigi Tettamanzi per la commemorazione funebre: una delle ultime uscite extracittadine, fra l'altro, dell'arcivescovo di Milano predecessore di monsignor Angelo Scola. Oggi l' “esercito” di don Torriani, quello stesso che lui così aveva chiamato nei mesi di malattia, è su Facebook con decine e decine di riflessioni che continuano ad arricchire la sua immagine. Eloquente un commento postato ieri pomeriggio da Katia: «Da oggi ho la tua foto nel portafoglio, sempre con me, so che mi proteggerai e mi guiderai nella giusta strada». C'è chi ha caricato foto del “don” in bicicletta o impegnato a dirigere sconclusionate partitelle estive all'oratorio, come il Centro parrocchiale don Bosco di Cesano Maderno. Altri, come Riccardo, pubblicano le foto dei figli, battezzati dal parroco scomparso, e si limitano a un «fantastico, indimenticabile». La pagina più commovente è quella degli auguri di compleanno: sarebbero stati 48 il 28 giugno scorso. Remo: «Auguri don Pier, anche dal piccolo Gabriele che non hai fatto in tempo a vedere; rimarrai sempre nei nostri cuori e nella nostra mente». Qualcuno evoca l'amore del sacerdote per la tavola: «Ecco la tua torta preferita a base di Nutella». Ma si continua con pensieri più profondi: «Questa è la legge eterna, legge di Dio: un Dio che per amore ha creato ogni cosa ed ha nascosto amore dietro apparenze di morte e dolore» (Patrizia). «Tutto questo amore e affetto è incredibile - commenta Benedetta - e pensare che te lo sei guadagnato tutto da solo; tu grande uomo e soprattutto un grande amico. Non è un addio».

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