Stadio a San Donato, scatta il conto alla rovescia. A settembre il progetto del Milan

L’ipotesi è di un impianto da almeno 60mila posti, con centro commerciale e museo

Servirà una variante al piano originale per fare spazio nell’area San Francesco al nuovo stadio del Milan. Il progetto sarà presentato a settembre e, da quel momento, il Comune di San Donato potrà avviare l’iter per accogliere o meno la proposta rossonera. Un’opera che richiederebbe autorizzazioni per importanti modifiche alla viabilità e la costruzione di infrastrutture per rendere l’area più accessibile ai tifosi. Ma anche un’opportunità di sviluppo e di attrazione per il territorio.

Il progetto del Milan è già stato definito nei dettagli e sarà presto presentato al Comune. Si tratta di un impianto da oltre 60mila spettatori, che sorgerebbe nella stessa area di 108mila metri quadrati dove, secondo la vecchia convenzione, era prevista un’arena da circa 18mila posti. Il piano del Milan prevede, dunque, una struttura almeno tre volte più grande e per questo le dimensioni e gli spazi per le altre attività saranno riviste e ridotte.

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Il progetto prevede anche altre funzioni attive tutti i giorni dell’anno, come un centro commerciale, il museo dei rossoneri e varie attività di ristorazione. Il consulente del progetto è l’esperto di stadi Tim Romani, che ha già lavorato a impianti come l’Emirates Stadium di Londra e il MetLife Stadium di New York. Il Milan ha già sottoscritto un’intesa preliminare con Sportlifecity, la società che ha la proprietà dell’area San Francesco, che consente la cessione dei permessi urbanistici. Inoltre, sono in corso trattative con Regione Lombardia, Autostrade e Ferrovie dello Stato per creare un’apposita uscita autostradale sul tracciato della A1, o addirittura realizzare uno shuttle a rotaia che da Rogoredo, sfruttando un binario morto che costeggia la linea ferroviaria Milano-Pavia, arrivi nell’area San Francesco. La spesa per la cittadella dello sport è di circa 150 milioni di euro.

Il sindaco Francesco Squeri e la giunta di San Donato hanno già preso visione delle prime ipotesi realizzative e non hanno mai chiuso la porta alla realizzazione in loco del progetto, prendendosi però il tempo necessario per svolgere tutte le verifiche del caso per la compatibilità dell’opera con il territorio. L’amministrazione comunale ha anche accettato l’invito di incontrare i dirigenti della società sportiva per conoscere il merito dei progetti che la squadra ha già ben chiari. Insomma, a far data da settembre, la giunta e quindi il consiglio comunale sandonatese dovrà presto decidere il da farsi: se approvare alcune varianti o no, quindi rifiutare il progetto. Una decisione che non sarà facile, visto che lo stadio potrebbe portare benefici economici e occupazionali al territorio, ma anche impatti ambientali e sociali non trascurabili. Una decisione che dovrà tenere conto delle esigenze dei cittadini, che saranno coinvolti nelle prossime scelte e correttamente e debitamente informati di ciò che comporterebbe la costruzione dello stadio. Una sfida importante per il futuro, che potrebbe cambiare il volto della città.

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