Due sono riusciti a fuggire all’estero, altri due sono stati sottoposti a fermo come indiziati di tentato omicidio. I quattro avrebbero infierito con spranghe di ferro su un loro connazionale, il 46enne cingalese W. M. A. C. P., riducendolo in fin di vita e ferendo i suoi due figli (uno minorenne), colpevole secondo loro di aver apostrofato in malo modo una donna. Sarebbe quest’ultima ad aver armato la mano del commando, formato da una decina di uomini in spedizione punitiva in un palazzo di Novegro (Segrate) a luglio dello scorso anno. Le ricerche dei carabinieri si sono allargate a macchia d’olio su tutto il Sudmilano per incastrare i responsabili, in particolare a Peschiera, Segrate e San Donato dove sono stati infine catturati. Al termine degli accertamenti lunghi e complessi, infatti il giudice per le indagini preliminari di Milano ha emesso 4 ordini di custodia cautelare nei loro confronti, eseguiti nei confronti di J. A. S. A. di 49 anni e A. J. S., di 30 anni. Per loro l’accusa è tentato omicidio in concorso, mentre per gli altri sei che hanno partecipato alla spedizione punitiva le accuse sono di lesioni gravi.
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