Spaccio e sbandati tra Rogoredo e San Donato, la rivolta dei residenti

Un boschetto a quattro passi dalla stazione di Rogoredo, dove c’è chi spaccia eroina e cocaina a tutte le ore, e dove tra gli alberi si vedono ragazzi per terra in crisi di astinenza, mentre altri si bucano le gambe e le braccia iniettandosi la droga che hanno appena comprato. Poi c’è la frangia di confine tra Milano e San Donato dall’andirivieni senza tregua di nomadi che chiedono l’elemosina, pronti talvolta anche a fare “dispetti” nei confronti chi non tira fuori la moneta. Un’emergenza fatta di più situazioni (guarda il video delle Iene sullo spaccio a cielo aperto nel boschetto) che minacciano l’ordine pubblico di fronte alla quale un gruppo di cittadini, che si dicono da tempo esasperati, a questo punto è pronto ad alzare gli scudi con il decollo di un nuovo comitato, che ha intenzione di tenere alti i problemi di sicurezza che coinvolgono Rogoredo, ma anche il quartiere sandonatese di San Martino.

L’esordio della delegazione civica guidata da Emanuele Bisogni si terrà questa sera alle 19 con appuntamento di fronte alla stazione di Rogoredo, da cui partirà la camminata verso il boschetto nelle vicinanze di via Sant’Arialdo, a quattro passi dal confine di San Donato, dove allo spaccio non c’è tregua. Uno spazio coperto dalla vegetazione che non è facile varcare, in quanto all’accesso sono appostate delle “vedette” pronte a bloccare gli intrusi per proteggere gli spacciatori che la fanno da padroni. Il via libera ce l’hanno solo i tossicodipendenti, che si dirigono decisi verso i loro pusher, muovendosi tra un labirinto di alberi.

Alla manifestazione stasera prenderanno parte anche dei cittadini di San Donato, in particolare di via Kennedy, che paga lo scotto della vicinanza alla metropolitana. «Siamo di fronte ad un clima pesante – racconta la sandonatese della zona L.V -, basti pensare che anche portando fuori il cane alla sera si rischiano brutti incontri, ad esempio è particolarmente pericoloso il collegamento pedonale che da via Caviaga conduce a via Kennedy, poi qui rubano tutto, a partire dalle biciclette, inoltre subiamo vandalismi, con vetri delle auto spaccati, e non ne possiamo davvero più, per questo io parteciperò al nuovo comitato, in quanto anche per noi, che siamo al confine con la metropolitana, la situazione è difficile, e voglio fare qualcosa».

Proprio in quel viottolo di cui parla la residente del territorio risale ad alcuni fa il tentativo di stupro nei confronti di una ragazza che rientrava a casa. Una violenza che è stata sventata dal passaggio dei vigili, che hanno sentito le urla della giovane e sono riusciti a salvarla dall’aggressore che dopo averla buttata per terra è riuscito a scappare. «Siamo cittadini – racconta Emanuele Bisogni, a capo del comitato -, e il nostro obiettivo è quello di smuovere le istituzioni per chiedere tutela, sicurezza e rispetto delle regole».

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