Sordio, brucia il tetto in eternit della cascina
L’incendio è partito da un corto circuito a un mezzo agricolo
In cascina scoppia un incendio e le fiamme coinvolgono anche una parte del tetto in eternit di una stalla. Ieri mattina a Sordio, per scongiurare il pericolo di un inquinamento, sono intervenuti anche i tecnici dell’Asl di Lodi, mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme e delimitavano l’area con il nastro bianco e rosso.
Ora il materiale dovrà essere smaltito per evitare altre dispersioni nell’aria, nocive per l’ambiente e per la salute dei cittadini: una ditta specializzata quindi farà la bonifica, mentre il comune emetterà un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’area e il ripristino del tetto danneggiato con nuovi materiali. L’Asl, invece, non ha giudicato necessario fare analisi specifiche su campioni di aria, terreno o acqua di spegnimento, visto che la situazione sembrava sotto controllo.
L’allarme è scattato intorno alle 9, dalla cascina Roncolo al confine fra Sordio e Casalmaiocco, a lato della provinciale Sordio-Bettola. L’incendio, in particolare, ha coinvolto un carro miscelatore che distribuisce automaticamente il mangime alle mucche, al centro della stalla. Ieri mattina, forse per un corto circuito, ha preso fuoco un attimo dopo aver concluso lo scarico del mangime, quando si trovava già al riparo sotto una tettoia.
Dalla cascina è partita la chiamata ai vigili del fuoco di Lodi, ma anche molti automobilisti, spaventati dal fumo che vedevano sollevarsi dalla cascina, hanno lanciato l’allarme al “115”.
A loro volta i pompieri, quando hanno scoperto che il tetto era in amianto, hanno allertato l’Asl, intervenuta con il servizio di igiene e salute pubblica. Sul posto c’erano anche il tecnico del comune di Sordio e gli agenti della polizia locale di Sordio e del Consorzio Nord Lodigiano, che si sono posizionati lungo la provinciale Sordio-Bettola per indicare ai soccorritori la direzione da prendere per arrivare fino in cascina, che si trova in via Roncolo. L’incendio per fortuna è stato limitato e ha coinvolto, oltre al mezzo agricolo, circa cento metri quadrati del tetto sovrastante. Ai vigili del fuoco è bastata meno di un’ora per domarlo e per capire che all’origine del rogo c’era stato con tutta probabilità un corto circuito al mezzo agricolo.
La struttura non ha subito danni particolari e quindi non ha rischiato di crollare, mentre gli animali presenti, circa 50 mucche, non sono stati coinvolti e nessuno di loro è stato intossicato dal fumo. C’era invece il pericolo concreto che una parte del tetto potesse cedere e franare a terra, così un’area di circa 250 metri quadrati è stata transennata.
Ora si dovrà provvedere allo smaltimento dell’amianto e per questo è già stata contattata una ditta specializzata. Il mezzo agricolo, invece, è stato completamente distrutto dalle fiamme ed è “irrecuperabile”.
Davide Cagnola
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