Sempre meno ricoverati, nel Sudmilano ospedali presto “Covid free”

Al Policlinico di San Donato 19 ricoverati di cui 2 in terapia intensiva, al Predabissi di Vizzolo 18 di cui 4 gravi

Per gli ospedali del Sudmilano si apre la prospettiva di diventare “Covid free”: in forte calo il numero di ricoverati e sono sempre meno anche i pazienti gravi in terapia intensiva. Al Policlinico San Donato il bilancio è di 19 degenti con infezione da contagio di cui due in terapia intensiva. Inoltre i numeri si sono fortemente ridotti anche al Predabissi dove i malati Covid sono 18 dei quali 4 si trovano in rianimazione.

Le misure restrittive abbinate all’arrivo della stagione calda, e soprattutto alla campagna vaccinale, hanno infatti portato a un deciso allentamento della pressione sui centri di cura che nel corso dei picchi di contagi che si sono succeduti erano arrivati entrambi a superare più volte i cento ricoverati Covid con le postazioni per la respirazione assistita che erano piene di malati in condizioni gravi. In entrambi nosocomi c’è quindi una lenta ripresa della normalità, sebbene - anche a fronte della liste di attesa per gli interventi non urgenti -, per il momento l’attività non è ancora tornata a pieno regime. E comunque, nel caso in cui nelle prossime settimane venisse confermato questo trend, da Regione Lombardia potrebbe arrivare l’indicazione di chiudere i reparti Covid, come era già stato fatto nell’estate 2020, e di concentrare i pazienti con tampone positivo in alcuni ospedali che verrebbero individuati all’interno delle singole province. In modo tale da consentire ai sanitari di dedicarsi ai numerosi pazienti con altre patologie, molti dei quali nel frattempo sono stati vaccinati o sono in attesa della somministrazione dell’antidoto al virus.

Intanto è in costante calo anche il numero di cittadini di questa parte di hinterland Sudmilanese che vengono indirizzati dai loro medici di famiglia al Centro Covid di San Giuliano che aveva aperto nel novembre scorso per sgravare i pronto soccorsi. Pertanto Usca impegnate nell’hub di Asst a disposizione di un importante bacino di utenza, in questa stagione sono impegnate a tutto campo per le seconde dose delle vaccinazione a domicilio dei pazienti fragili allettati che avrebbero grosse difficoltà a raggiungere le strutture vaccinali di riferimento.

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