Sel si è riavvicinato a Lorenzano

«per ricostruire il centro sinistra»

«Il centro sinistra rappresenta qui come a Milano e a livello nazionale l’unica vera alternativa al peggior centro destra della storia». Dopo il «non apparentamento» con il Pd, la coalizione di Sel (Sinistra, ecologia e libertà) - composta da vendoliani, Federazione della sinistra e lista “La città che sale” - nella giornata di ieri ha divulgato un documento dal titolo “Guardare avanti”, in cui annuncia l’intenzione di mettersi al lavoro, comunque vada, dai banchi dell’opposizione, «per la ricomposizione del centro sinistra». A margine del lungo testo, nella giornata di ieri il portabandiera di Sel, Massimo Molteni, ha fatto sintesi, spiegando: «Sebbene permangano le criticità sul centro sinistra che abbiamo già esternato, i nostri elettori sanno bene qual’è la nostra collocazione politica. Non abbiamo fatto un appello al voto, bensì questo è l’annuncio di un progetto politico che intendiamo portare avanti, con la massima attenzione». Per il momento invece non si è ancora espressa la lista “Fare bene la città”, che al primo turno è stata rappresentata dalla candidata Giovanna Bugada, e che, dopo l’appello all’apparentamento andato poi in fumo, sino ad ora non ha preso la parola. Forse nella giornata di oggi potrebbe esserci una presa di posizione o un documento che completa il frastagliato quadro di dichiarazioni. Dall’altra parte il candidato Alessandro Lorenzano commenta la posizione assunta dalla formazione di sinistra e ambientalisti, «come una spinta e una motivazione in più per affrontare al meglio questi ultimi giorni di campagna elettorale».

E aggiunge: «Sono felice di poter dire che il primo e forse il più importante mattone è stato posto per la ricostruzione del centro sinistra a San Giuliano». Al tempo stesso tiene a chiarire che unità «non significa fare accordi di bottega o apparentamenti forzati».

Mentre l’Udc, che sin dal primo turno viaggia con democratici e Idv, ha sferrato un attacco agli avversari di centro destra per l’apparentamento che il Pdl ha stretto con il Carroccio.

A tal proposito, il gruppo sangiulianese del partito di Casini, riguardo il patto tra berlusconiani e “lumbard”, ufficializzato la settimana scorsa, lanciando un appello al voto per il portabandiera del Pd, afferma: «É un confine non valicabile per noi moderati, anche per quelli che avevano trovato casa nel centro destra»

Giulia Cerboni

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