Dovevano arrivare a San Giuliano Milanese e da qui sarebbero state poi smistate sulle strade della provincia di Milano. Una vera e propria tratta degli esseri umani, alimentata da un gruppo nigeriano, che arruolava nuove “lucciole” attraverso il flusso di “richiedenti asilo”. Un’indagine seguita dalla squadra mobile di Milano, che ha documentato per la prima volta lo scorso anno gli ingranaggi di un meccanismo complesso. Uno degli arrestati era domiciliato in un centro Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Roma, mentre le ragazze appena sbarcate e avviate alla prostituzione erano ospiti in un centro di prima accoglienza.
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