Sciopero della fame per l’omicidio stradale

Il 29 gennaio dello scorso anno Andrea De Nando, 15 anni appena, morì investito da un’automobilista sotto gli occhi del fratello gemello e di un amico. Un anno più tardi, a febbraio, Elisabetta Cipollone, la mamma della vittima della strada, ha vinto la sua prima battaglia: il diniego da parte del giudice al patteggiamento richiesto dai legali dell’investitore. Divenuta paladina delle vittime della strada, Elisabetta ora ha un’altra battaglia da vincere: l’introduzione nel nostro ordinamento di una legge sull’omicidio stradale. E perché la politica non chiuda gli occhi di fronte a tale richiesta ha deciso lo sciopero della fame. Con lei un gruppo di familiari, che condividono la stessa triste storia personale, che il 25 aprile smetteranno di mangiare per un giorno.

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