Schianto nella notte tra due tirChiusa l’A1 tra Lodi e Melegnano

A mezzogiorno, otto ore dopo l’incidente e quattro dopo la riapertura parziale dell’autostrada, sulla carreggiata nord dell’A1 si registravano ancora cinque chilometri di coda, mentre su tutta la viabilità del Sudmilano si viaggiava a passo d’uomo. Basterebbe questo per capire le conseguenze che ha provocato l’incidente avvenuto all’alba di ieri nei pressi dell’area di servizio di San Zenone, direzione nord, fra due autoarticolati che si sono rovesciati l’uno sull’altro riversando sull’asfalto parte del carico.

L’autostrada è stata chiusa immediatamente e tutti i veicoli in arrivo, diretti a Milano, sono stati “invitati” ad uscire al casello di Lodi. A quel punto su tutte le arterie principali è scoppiato il caos: la 235 è rimasta paralizzata fino alle 9, sulla tangenziale di Lodi c’erano code infinite da San Grato fin quasi a San Martino, mentre per percorrere pochi chilometri sulle provinciali e sulla via Emilia verso Milano erano necessarie alcune ore.

Un vero incubo, insomma, che è cominciato alle 4.20 al chilometro 13 dell’A1, in direzione nord. Questa la ricostruzione della dinamica dell’incidente: un autoarticolato Iveco in viaggio sulla prima corsia, condotto da B.L., 34enne di Reggio Emilia, ha letteralmente travolto un tir Volvo in uscita da una piazzola di sosta con a bordo L.G., 62 anni, originario di Palermo ma residente in Belgio. Il primo trasportava pezzi per la pavimentazione, in particolare piastrelle; il secondo prodotti tipici della Sicilia come frutta e formaggi. Nello schianto i cassoni si sono aperti e tutto il materiale, o comunque buona parte di esso, si è rovesciato sull’asfalto: tutte le tre corsie della carreggiata sono state invase e così più nessuno è potuto transitare da lì.

La polizia stradale di Guardamiglio si è occupata dei rilievi, mentre una pattuglia bloccava il traffico al casello di Lodi. Sul posto anche un’ambulanza del “118” di Lodi per soccorre i feriti, comunque lievi, e i vigili del fuoco di Lodi.

In ospedale è finito solo il 34enne B.L., per leggere contusioni a un ginocchio e alla mano, mentre il 62enne ha rifiutato il trasporto al pronto soccorso per accertamenti. I primi soccorritori, arrivando sul luogo dello schianto, hanno temuto il peggio: vicino ai tir, infatti, c’era anche una Porsche quasi del tutto schiacciata. Ma poi si è scoperto che a bordo di quell’auto non c’era nessuno, perché il mezzo si trovava sul tir con cella frigo in viaggio dalla Sicilia al Belgio, carico di generi alimentari tipici.

La carreggiata è rimasta chiusa fin quasi a mezzogiorno, ma già alle 8.15 i veicoli in arrivo da sud sono stati deviati su una corsia dell’altra carreggiata per permettere di sbloccare il traffico diretto verso Milano. Nel frattempo le gru private della ditta La Sole di Cornegliano Laudense hanno agganciato i camion per rimuoverli, mentre le ruspe della società Autostrade per l’Italia hanno recuperato tutto il materiale riversato sulla strada, per la maggior parte da buttare, versandolo nei cassoni di alcuni autocarri fatti arrivare appositamente.

Intanto fuori dall’autostrada, come detto, è scoppiato il caos. Il traffico infatti si è riversato sulla 235, da lì sulla tangenziale di Lodi e quindi sulla via Emilia. A complicare le cose i tanti mezzi pesanti, quasi il doppio rispetto alle auto. A Lodi la polizia locale si è posizionata dalle 9 alla rotonda dell’ex Otto Blues, la Stradale al casello, mentre il resto della viabilità è stata per lo più lasciata a se stessa. In tilt la provinciale 17 (la Santangiolina), la Binasca, la Sordio-Bettola, la Cerca e la Paullese, oltre naturalmente alla via Emilia, forse la più colpita. Qui, infatti, si è viaggiato a passo d’uomo fino a dopo mezzogiorno. A Melegnano, poi, la situazione è stata resa ancora più caotica dalla chiusa della città a causa del mercato del giovedì, un provvedimento che abitualmente genera disagi in quella zona.

Solo alle 13 la situazione è tornata lentamente alla normalità.

I due mezzi hanno perso il loro carico, feriti i conducenti, coinvolta anche un’auto

© RIPRODUZIONE RISERVATA