San Zenone: sei profughi

trasportati in ospedale

Malesseri a raffica per i profughi ospitati a San Zenone: sei di loro finiscono negli ospedali di Codogno e Vizzolo. L’allarme è scattato ieri pomeriggio attorno alle 16, quando i sanitari della Croce bianca di Melegnano hanno raggiunto l’hotel Ambra di San Zenone sulla via Emilia, dove mercoledì sera erano arrivati 30 profughi in fuga dalla Libia. Sembra infatti che tre ghanesi fossero stati colti da un improvviso malessere con tosse, febbre e mal di gola. Dopo averli sottoposti a controlli, i soccorritori del “118” li hanno quindi trasferiti all’ospedale di Codogno, dove i medici hanno proceduto ad accertamenti più approfonditi. All’hotel Ambra, intanto, sono accorsi anche il sindaco di San Zenone Sergio Fedeli, un paio di esperti dell’Asl, gli agenti della polizia locale di San Zenone, i carabinieri di Melegnano e i volontari della Protezione civile. Il timore, infatti, era quello di una possibile epidemia che si sarebbe potuta diffondere in breve tempo. Anche perché il numero di profughi diretti in ospedale non era ancora finito. Al loro ritorno da Codogno, infatti, i sanitari della Croce bianca di Melegnano hanno trasportato al pronto soccorso del Predabissi altri tre pakistani. Ma in questo caso non ci sarebbe alcun mistero. Gli stranieri lamentavano infatti una serie di acciacchi causati dal lungo viaggio in mare, che nei giorni scorsi su una barca li aveva portati dalla Libia all’isola di Lampedusa. Sembra in particolare che accusassero dei problemi alla gamba e alla spalla, ma erano anche leggermente influenzati. In serata è stato il sindaco Fedeli a fare il punto della situazione. «I profughi lamentavano una serie di malesseri, ecco perché sono stati portati in ospedale - ha detto -. Siamo in contatto con gli esperti dell’Asl, la situazione è sotto controllo».

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