SAN GIULIANO Nitrolchimica, nel 2022 l’incidente: fabbrica ancora chiusa e 18 dipendenti in cassa integrazione

Una cisterna infiammata finì a contatto con un serbatoio di solventi: l’incendio devastò l’impianto

Azienda ancora chiusa e lavoratori in cassa dopo quel tragico rogo del 7 settembre 2022. Il boato avvertito dalle imprese del vicinato, quasi come un terremoto che aveva reso l’aria irrespirabile era il preludio di un incendio che ha devastato la Nitrolchimica in via Monferrato 118 a San Giuliano. Nell’azienda che dal 1975 recupera e tratta rifiuti pericolosi, alle 10 di quel mercoledì mattina scoppia un incendio e le fiamme raggiungono i 15 metri mettendo a dura prova le squadre dei vigili del fuoco. In un video recuperato dal sistema di videosorveglianza il motivo dell’esplosione: una cisterna infiammata finisce a contatto con un serbatoio di solventi. Tra i feriti, il dipendente Sergio De Donato, 43 anni, dimesso lo scorso 19 novembre dal Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano dove è stato sottoposto a interventi di ricostruzione per le ustioni di secondo e terzo grado. Meno grave il quadro clinico dell’altro dipendente, Francesco Pacilli, 56 anni che, dopo 5 giorni di osservazione all’ospedale San Paolo di Milano, è stato dimesso riportando lievi ustioni. «L’azienda oggi è ancora chiusa e proprio in questi giorni è arrivata la richiesta da parte del consulente aziendale della Nitrolchimica di procedere con le pratiche per allungare il periodo di cassa integrazione di tutti i dipendenti», dichiara Giorgia Evangelista, funzionaria territoriale della Cgil incaricata per Nitrolchimica. «La cassa integrazione a zero ore durava 13 settimane, dal 12 settembre al 13 gennaio 2023, ma poi non avevo più ricevuto altre richieste formali come previste dalla legge».

I dipendenti della Nitrolchimica erano 18, 11 impiegati e 7 operai e secondo la funzionaria Cgil è necessario organizzare un’assemblea sindacale nella quale si possano discutere insieme ai dipendenti le esigenze e le difficoltà dei mesi dopo l’incendio nell’attesa di rientrare in azienda. «Attualmente sembra essere agibile solo una piccola parte dedicata agli uffici amministrativi, ma non sappiamo ancora se esista un piano di sicurezza che regoli la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro», conclude Evangelista. In Italia, lo scorso anno, secondo i dati statistici dell’Inail, le denunce di infortunio sul lavoro tra gennaio e dicembre 2022 sono state 697.773, +25,7per cento rispetto allo stesso periodo del 2021.

© RIPRODUZIONE RISERVATA