San Giuliano: «Montiamo i mobili ma ci pagano come colf»

SiCobas e Cgil chiedono l’intervento delle autorità e verifiche sui rischi per la salute dei lavoratori

Sciopero a oltranza e richiesta di apertura di «un serio tavolo di trattative, per il quale abbiamo chiesto la mediazione della Prefettura», e approda anche a San Giuliano, dove ha sede uno dei magazzini principali della grande catena d’arredamento Mondo Convenienza, la protesta dei dipendenti di una delle cooperative che fornisce servizi di trasporto e montaggio mobili. Al centro della protesta, che ha già investito altre sedi e minaccia di proseguire «fino a quando non verremo convocati, per discutere seriamente delle nostre richieste e della necessità di rispettare i diritti di lavoratori fino ad oggi sfruttati e inascoltati», spiegano i rappresentanti sindacali, la situazione di circa 1.200 soci-lavoratori della cooperativa - che opera in tutta Italia «ai quali viene applicato un contratto di lavoro – spiega Luca Esestime, SiCobas Lombardia – che nulla a che vedere con le reali mansioni svolte. Stiamo parlando di lavoratori che effettuano trasporto e montaggio mobili, che lavorano anche 20 giorni consecutivi, oltre 10 ore ogni giorno, e ai quali non vengono riconosciuti straordinari e incentivi. Non solo – prosegue Esestime – ci vengono segnalati carichi di lavoro insostenibili e carenze nei controlli sanitari». Una situazione «oggettivamente inaccettabile – conferma Emanuele Barosselli, Cgil logistica Lombardia – che già in passato è stata oggetto di inchieste e accertamenti da parte della magistratura. Quello che chiediamo è che venga applicato anche a questi lavoratori il contratto collettivo nazionale della logistica, non l’attuale contratto multiservizi che, di fatto, non riconosce il loro reale carico di lavoro». Tra le rivendicazioni avanzate, anche la mancanza di presidi di sicurezza: «questi ragazzi – spiegano i sindacati – portano mobili a spalla anche per dieci piani. Ci sono lavoratori trentenni che hanno patologie importanti alla schiena». Il presidio in atto davanti alle sedi e ai magazzini di Mondo Convenienza ha come obiettivo dichiarato il «richiamare l’attenzione per una situazione oggettivamente inaccettabile». Contestualmente dai SiCobas Lombardia è partito un esposto-denuncia, indirizzato alla Procura della Repubblica di Milano, alla Guardia di Finanza, alla Prefettura e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel quale si chiedono «accertamenti e verifiche sulle reali condizioni di lavoro attuate dalla cooperativa in oggetto».

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