San Giuliano, minaccia la moglie con il coltello e tenta di portarsi via il figlio

Protagonista un 36enne marocchino con precedenti

Minaccia la moglie armato di coltello. Un marocchino di 36 anni, residente a San Giuliano, è evaso dagli arresti domiciliari e ha dato l’assalto all’appartamento della moglie a Milano: voleva portarsi via il figlio di 8 mesi, ma a scompaginare i suoi piani è giunta la polizia.

Nel pomeriggio di martedì è stato nuovamente arrestato per evasione e denunciato per minacce, lesioni e sequestro di persona. A lanciare l’allarme è stata una vicina di casa della vittima, spaventata dalle urla che provenivano dall’appartamento dirimpetto.

Ha chiamato il numero unico di emergenza, ha riferito dei rumori, ma anche dei suoi timori perché sapeva che la vicina di casa era stata minacciata già altre volte dal compagno.

Una volante è intervenuta immediatamente nella via in cui abita la 36enne. Gli agenti sono entrati in casa e hanno trovato l’ex convivente con un coltello. La donna era ferita, fortunatamente solo in maniera lieve, forse per degli schiaffi e qualche spinta subita durante la lite. L’uomo si era presentato a casa della ex poche ore prima. Per raggiungere Milano, è evaso dalla sua casa di San Giuliano Milanese dove era agli arresti domiciliari da fine agosto, dopo un anno passato in carcere per maltrattamenti in famiglia. Picchiava la moglie, la obbligava ad una schiavitù domestica alla quale, alla fine, lei - connazionale e coetanea – si è ribellata. Pagandone sulla sua pelle le conseguenze. Quando tutto sembrava finito, perché il marito era stato condannato e lei aveva trovato rifugio a in un appartamento col figlioletto, l’incubo si è materializzato di nuovo. Lui con un coltello in mano, violento e risoluto, l’ha sequestrata in casa. La mamma avrebbe voluto uscire con il figlio, ma non ha potuto muoversi spinta a terra dal suo aguzzino. L’avrebbe insultata, le ha detto che gliel’avrebbe fatta pagare.

Soprattutto che si sarebbe preso il bimbo. Era pronto a rapirlo, secondo la donna, che si è sfogata con i poliziotti che l’hanno salvata. La polizia ha immediatamente immobilizzato l’uomo e tranquillizzato la consorte. Scattate le manette, dopo che è stata raccolta la querela della donna, è stato accompagnato in carcere. Purtroppo i numeri delle violenze sulle donne sono sempre molto alti. Ad accomunare i tanti casi spesso ci sono incomprensioni e tensioni familiari, il desiderio di separarsi, l’affidamento dei figli. Poi c’è il preoccupante fenomeno dello stalking: sono 3 milioni e 466mila in Italia, secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito atti persecutori da parte di qualcuno.n 

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