SAN GIULIANO In cento sul cammino dei monaci per contestare la nuova strada VIDEO

«Il percorso ricco di storia e tesori ambientali rischia di essere compromesso»

Un percorso «ricco di storia e tesori ambientali» che «rischia di essere definitivamente compromesso da un progetto che, di fatto, non ha nessuna reale motivazione». È la posizione, «senza se e senza ma», ribadita dai “camminatori” che, domenica pomeriggio, hanno sfidato le fosche previsioni meteo e hanno scelto di far rivivere quello che «è un cammino ricco di suggestioni, un percorso che unisce le Abbazie del Sudmilano, da Chiaravalle a Viboldone, e offre un prezioso corridoio ecologico, percorso ideale necessario alla fauna che abita il Parco Sud e i suoi dintorni».

San Giuliano, in cammino dei monaci per salvare la valle dei monaci. Video di Barbara Sanaldi

Ad accogliere l’invito delle associazioni ambientaliste che da tempo combattono contro il contestatissimo progetto, presentato da San Giuliano, che prevede la realizzazione di un nuovo tratto stradale dai confini di San Donato – ai margini dell’area conosciuta come Campagnetta, una lunga striscia destinata a dar vita al Parco Hauser – fino alla frazione di Civesio, sono state un centinaio di persone che, partite da via San Dionigi, zona Chiaravalle di Milano, hanno attraversato le campagne in quello che è considerato l’antico “Cammino dei monaci”, un percorso ideale che, su un territorio ancora verde, raggiunge l’Abbazia di Viboldone. «Siamo convinti – hanno spiegato Innocente Curci e Enrico Coviello, due dei portavoce delle associazioni contrarie al progetto sangiulianese – che la strada così come progettata non serva a null’altro che a consentire un risparmio di pochi minuti per raggiungere le tangenziali, risparmio che per contro costerebbe la distruzione di una zona di pregio dal punto di vista ambientale e storico. Chiediamo che ci si ripensi. La strada a servizio dei nuovi insediamenti previsti non è contestata, quello che contestiamo è il proseguimento nel pieno del percorso dei monaci, tratto che minerebbe un corridoio ecologico e porterebbe più inquinamento e traffico, non certo benefici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA