San Giuliano, imprenditori alla ricerca ma i lavoratori non ci sono

Vengono richiesti, tra gli altri, camerieri ai tavoli, addetti ai traslochi e autotrasportatori

«Incontro molti imprenditori che mi segnalano la difficoltà a trovare personale e ci sono cittadini che faticano a inserirsi nel mondo del lavoro: l’offerta comunque supera la domanda e questo è un fenomeno nuovo, che non si era mai visto prima d’ora».

Il prevosto di San Giuliano don Luca Violoni dal suo punto di osservazione conferma che anche a livello locale si è creata una lacuna che è ormai diffusa in buona parte del Paese. A partire proprio dalla nota difficoltà, che stanno incontrando anche i ristoratori del Sudmilano, ad assumere i camerieri, ad esempio, per sostituire quelli che stanno andando in pensione. Mancano in particolare dei profili che hanno già conoscenza del mestiere, piuttosto che i giovani con il desiderio di costruirsi un’esperienza professionale per imparare a fare un lavoro che potrebbe accompagnarli per tutta la vita.

Ma la carenza di addetti anche a San Giuliano non si ferma comunque alla ristorazione, bensì coinvolge più settori. «Ad esempio - osserva don Violoni - a me è stata segnalata la necessità di addetti ai traslochi e di trasportatori : noi come Caritas cittadina al momento non abbiamo in essere progetti tesi a fare incontrare la domanda e l’offerta, in quanto questa è una situazione senza precedenti. Certo - osserva -, è un tema con un forte risvolto socio-economico, pertanto, a partire da settembre, cercheremo di fare degli approfondimenti, anche con la Caritas Ambrosiana, per valutare se si possano promuovere delle iniziative mirate per aiutare chi non ha lavoro a cogliere le opportunità presenti sul territorio». Anche a San Giuliano dunque, che vanta un comparto particolarmente ricco di imprese, da una parte sono in aumento i poveri che chiedono aiuto alle associazioni caritatevoli e dall’altro fronte il mondo imprenditoriale sta incontrando delle grosse difficoltà ad assumere nuovi dipendenti. E l’incaglio al centro dell’attenzione non sta riguardando esclusivamente le mansioni faticose o usuranti, ma anche altre professioni che ormai in pochi sembra abbiano voglia di intraprendere.

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