San Giuliano, ex campione di sci nautico non può entrare al supermarket con il suo cane guida

«Chiedo che mi spieghino le ragioni di quello che vivo come un accanimento, un atteggiamento che non ha giustificazioni. Perché? Quali sono le motivazioni per un gesto che è solo discriminazione?». È arrabbiato, esasperato e stanco di «dover combattere ogni volta contro ignoranza e maleducazione» l’ex campione paralimpico Tommaso Di Pilato, ancora una volta protagonista di una battaglia che ha il sapore della sconfitta. Di Pilato, che vive da sempre a San Giuliano, città nella quale si muove accompagnato dal suo fedele Brando, cane guida ultra addestrato, racconta infatti un episodio «cui faccio fatica perfino a credere». Nei giorni scorsi il 55enne plurimedagliato campione di sci nautico, premiato anche dal Presidente della Repubblica per meriti sportivi, si è visto negare l’accesso ad un supermercato cittadino «abitualmente frequentato. Questa volta, e in realtà per ben tre volte consecutive nonostante le rassicurazioni datemi dal direttore che avevo contattato dopo il primo diniego, il responsabile della sicurezza ha deciso che il mio cane non poteva accompagnarmi all’interno. Una presa di posizione assurda e incomprensibile. Brando ha ben visibile la divisa da cane guida, è addestrato e sa come muoversi, e per me è indispensabile». Di Pilato, arrabbiatissimo, racconta di aver alzato la voce e contestato un divieto che «non ha nessuna ragione di esistere. Sono stanco, davvero, di dover combattere ogni volta con chi non capisce che Brando non è un cane di compagnia, ma un compagno indispensabile per la mia stessa sicurezza. Davvero nel mio paese non posso andare a fare la spesa perché c’è chi ancora non capisce che un cane-guida ha la possibilità di muoversi ovunque? Chiedo, con amarezza che sindaco e amministrazione verifichino quanto successo, perché è inaccettabile che un servizio pubblico discrimini in questo modo».