SAN DONATO Tamponi e vaccino per l’influenza, il sindaco chiede risposte

Checchi sollecita un potenziamento dei presidi territoriali in città, da Ats e Asst nessun segnale

Tamponi Covid e vaccino antinfluenzale: il sindaco Andrea Checchi sollecita ad Ats e ad Asst il potenziamento dei presidi collocati sul territorio di San Donato. «È assurdo - ha commentato ieri - che gli alunni da 0 a 18 anni e gli adulti di San Donato che devono sottoporsi ai tamponi sino ad ora siano stati distribuiti tra gli ambulatori di Peschiera Borromeo e quelli di Gorgonzola, quando sarebbe sufficiente organizzare i presidi territoriali già esistenti nella nostra città per offrire ai cittadini un servizio che in questa emergenza sanitaria è di fondamentale rilievo», Non solo. Come aveva già anticipato la settimana scorsa in consiglio comunale, il sindaco, in accordo con i medici di famiglia, per il vaccino antinfluenzale ha messo a disposizione il centro-socio sanitario di via Sergnano che, sottolinea, ha gli spazi necessari per mantenere il distanziamento e per assicurare quindi un’organizzazione efficiente del servizio. Ma a qualche settimana di distanza dall’avvio della campagna vaccinale, Checchi fa sapere di non avere ancora ricevuto alcun riscontro ad Ats. «Si è già creata anche una sinergia con i volontari dell’associazione Avo - dichiara - i quali sarebbero disposti a fornire il loro aiuto per avere un’impostazione efficiente in un periodo in cui devono essere rispettati i protocolli e in cui i medici di famiglia, che sono in numero insufficiente, stanno faticando ad affrontare un periodo nel quale rischiano di ritrovarsi gli ambulatori affollati per il vaccino».

Ma se in questo momento tamponi e vaccini rappresentano una priorità, il primo cittadino sandonatese annuncia di essersi unito anche alla cordata di amministratori lombardi di centrosinistra che, dopo la fase più difficile dell’epidemia, sta chiedendo a Regione Lombardia un generale incremento delle attività di carattere socio-sanitario che vada a coprire anche le lacune che si sono create negli anni scorsi. «A San Donato servirebbe un buon centro vaccinale che copra tutte le fasce dell’infanzia - afferma Checchi -, inoltre sarebbe importante che venga ripristinato il consultorio, che è stato accorpato a quello di San Giuliano, abbinato da una serie di servizi rivolti alla salute della donna, compreso il sostegno psicologico».

Intanto sono iniziati anche i preparativi per realizzare il Presidio socio-sanitario territoriale (Presst) al quale Ats nei mesi scorsi ha subordinato la riapertura dell’ambulatorio di guardia medica serale che, per ragioni di sicurezza, è stato sospeso da quando nel novembre del 2018 un paziente ha aggredito il medico di turno. «Da parte nostra - conclude Checchi -, c’è tutta la disponibilità a collaborare con Ats e con Asst per mettere a disposizione dei cittadini dei servizi efficienti. Ma soprattutto in un momento come questo ritengo sia assolutamente necessario compiere dei passi in avanti per dare alla popolazione dei solidi punti di riferimento su un tema importante come è la salute».

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