SAN DONATO Stadio del Milan, scatta il conto alla rovescia: a breve il primo via libera

Entro dieci giorni il pronunciamento della giunta comunale che sarà l’avvio della maxi opera

Il progetto dello stadio del Milan previsto nel comparto San Francesco di San Donato apre la stagione amministrativa del 2024: la giunta di Francesco Squeri nell’arco di una decina di giorni compirà il primo passo ufficiale per dare il via libera alla lunga trafila che si dovrebbe concludere con la costruzione dell’impianto da oltre 70 mila posti.

Il primo disco verde

In particolare, dall’esecutivo uscirà il disco verde alla proposta di variante agli strumenti urbanistici in vigore presentata nel settembre scorso in municipio dalla società SportLifeCity controllata dal club rossonero. Intanto il corposo plico di documenti è stato passato al setaccio dai tecnici del municipio nel corso della fase istruttoria che ha assorbito circa tre mesi di tempo.

Ma non mancano le criticità

Dai lavori sono emerse quattro criticità che l’ente ha già indicato nel dettaglio in un documento inviato al Milan nelle scorse settimane. Queste riguardano rispettivamente le infrastrutture, la viabilità, le compensazioni ambientali e una serie di aspetti strettamente tecnici.

Temi questi ultimi, che toccano l’impatto dello stadio sul territorio, rispetto ai quali la società guidata da Paolo Scaroni dovrà dare puntuale riscontro al Comune, con delle integrazioni al progetto, nel corso della staffetta di passaggi che saranno necessari per fare andare in porto l’operazione da circa un miliardo di euro.

Stanno così per iniziare i preparativi per l’approvazione della variante al Piano di governo del territorio (Pgt) e del Programma integrato di intervento SportLifeCity che verteva su un progetto di minore portata presso l’area San Francesco dove era stata disegnata un’arena da circa 18 mila posti insieme ad una serie di attrezzature sportive.

«Massima attenzione»

L’assessore Massimiliano Mistretta, all’esordio della complessa partita amministrativa, annuncia: «Saremo attentissimi a tutti i passaggi che riguardano in particolare i risvolti che avrà un’opera di questo calibro sulla città di San Donato e sul territorio del Sudmilano, per cui come amministrazione abbiamo aperto un dialogo con i sindaci che andrà avanti nel tempo, affinché siano mitigati al massimo i disagi. L’obiettivo su cui continueremo a lavorare in modo assiduo - ricorda l’esponente della squadra di governo -, è quello di fare in modo che il futuro stadio del Milan diventi una grande opportunità di rilancio per la nostra città, ma anche per tutta questa parte di hinterland, soprattutto in tema anche di infrastrutture e di servizi con vantaggi per quanto riguarda l’economia locale».

Tanti gli enti in campo

Il tragitto di carte bollate coinvolgerà anche la Regione, Città metropolitana, la società Autostrade e una serie di altri enti che hanno voce in capitolo sul progetto che se andasse a buon fine riscriverà la storia della città che si è sviluppata all’ombra dei palazzi Eni. Intanto, concluse le vacanze natalizie, la notizia dell’imminente delibera di giunta è iniziata a trapelare tra le forze politiche.

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