
San Donato, sfuma il sogno dello stadio. E il futuro dell’area San Francesco è tutto da riscrivere
LO SCENARIO Dopo il via libera di Milano alla vendita di San Siro a Milan e Inter, spunta anche una sentenza che mette a repentaglio il progetto alternativo di una “città dello sport” nel Sudmilano
Via libera nella notte dal consiglio comunale di Milano alla vendita dello stadio di San Siro a Inter e Milan. Sembra così sfumare definitivamente l’ipotesi che l’impianto da circa 70mila posti venga realizzato presso l’area San Francesco di San Donato che il Milan aveva acquistato nel 2024 con un’operazione da 40 milioni di euro. Un terreno, questo, su cui però proprio in questi giorni si stanno peraltro aprendo dei grossi interrogativi anche a seguito di una sentenza del Tar che è appena arrivata sulle scrivanie del Comune. Si tratta di un dispositivo che sul piano urbanistico a oggi non consentirebbe nemmeno la realizzazione di un’attrezzatura per gli allenamenti, una sorta di Milanello, come quella che era stata ventilata nei mesi scorsi dalla società SportLifeCity, partecipata al 90 per cento dal Milan. O meglio, stando ai nuovi scenari che si sono aperti con questo pronunciamento, per realizzare un progetto del genere l’operatore dovrebbe ripartire da capo con un iter lungo e complesso. Passando al dibattito che ha arroventato la politica di Milano, il disco verde alla cessione di San Siro è arrivato alle 3.50 di oggi 30 settembre. Il prezzo del Meazza, che è stato definito dall’Agenzia delle Entrate, è di 197 milioni di euro con un contributo che dovrebbe dare l’ente governato da Giuseppe Sala pari a 22 milioni di euro.
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