SAN DONATO Pronto soccorso, dopo l’omicidio del dottor Falcetto un nuovo presidio di sorveglianza al Policlinico

All’ingresso del reparto una guardia 24 ore su 24 non armata

Un guardiano non armato in borghese con badge di riconoscimento presiederà 24 ore 24 l’ingresso del pronto soccorso del Policlinico San Donato dove nel dicembre scorso è stato ucciso il dottor Giorgio Falcetto mentre usciva da un turno di lavoro. Il nuovo servizio che è partito nei giorni scorsi si aggiunge al presidio, effettuato da un vigilantes, che ormai da anni è in funzione la notte e nei fine settimana. In queste fasce orarie, che sono quelle potenzialmente più critiche, le due figure saranno quindi entrambe presenti con un rafforzamento dell’attività di controllo. Ma la principale novità, appena introdotta, è che anche nei giorni feriali il reparto per le emergenze, dove si concentra un ininterrotto viavai di persone, avrà sempre a disposizione una figura di riferimento per la sicurezza.

Come sta avvenendo infatti anche nei pronto soccorso del Sudmilano e del Lodigiano, oltre ai fatti più gravi, anche presso il nosocomio del Gruppo San Donato si sono talvolta verificate delle situazioni di tensione legate a pazienti che sono andati in escandescenza in quanto ubriachi, sotto l’effetto di stupefacenti o con problemi psichiatrici a cui si sono aggiunte delle intemperanze legate magari al periodo di attesa o a motivi futili. La vicinanza dell’ospedale alla caserma dei carabinieri, collocata nello stesso comparto del territorio, in caso di necessità ha sempre consentito di avere degli interventi tempestivi. Ma in ogni caso la presenza di addetti che tengono d’occhio il viavai di pazienti, dovrebbe svolgere anche un ruolo di deterrente per i personaggi irascibili oltre a garantire una situazione di ordine in prossimità del punto di accesso ad un’area dell’ospedale che non conosce pause. Il direttore sanitario Maria Teresa Cuppone commenta: «Il potenziamento del presidio, grazie al quale sarà costantemente presente almeno una figura addetta alla sicurezza, garantirà una maggiore tutela al personale e agli stessi pazienti e andrà dunque a vantaggio di un clima di maggiore serenità per tutti».

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