San Donato, palestra allagata a scuola

La struttura è interrata e quando la falda si gonfia

l’acqua filtra all’interno: la Provincia ha svolto vari

sopralluoghi, ma gli interventi si fanno attendere

Piove, e la palestra diventa piscina. Acqua piovana e infiltrazioni dalla falda, appena le precipitazioni si fanno intense, rendono il palazzetto dell’Omnicomprensivo inutilizzabile: studenti e docenti reclamano un intervento risolutivo della Provincia per una situazione che si ripropone da ormai diversi anni. Al polo didattico di via Europa l’inverno che si avvia a conclusione ha regalato un palazzetto spesso allagato, coperto di chiazze d’acqua per gran parte della sua superficie. Qualche goccia di pioggia penetra dal soffitto, ma il grosso arriva dal basso: «La palestra è costruita interrata, e proprio sotto c’è una falda - spiega il professor Angelo Di Battista, cattedra di scienze motorie (la vecchia educazione fisica) all’istituto tecnico Mattei -. Quando piove la falda si gonfia e l’acqua filtra all’interno della palestra. È una situazione intollerabile che dura già da tre o quattro anni, ma mai avevamo visto allagamenti come quest’inverno». Quando si verificano, «noi professori prendiamo lo scopettone e spostiamo l’acqua sui lati, ma dopo pochi minuti siamo da capo». In simili condizioni, lì, ginnastica non si può fare. Per ovviare all’inutilizzabilità del palazzetto, condiviso, come tutte le strutture per l’educazione fisica, da tutti e tre gli istituti, i docenti si sono ingegnati, proponendo attività che non richiedessero l’uso del campo, come il ping-pong. Sta di fatto che, in mancanza d’interventi, il problema rischia di estendersi anche alla seconda grande palestra a disposizione delle scuole. Gabriele Di Giacomo, rappresentante studentesco del liceo Primo Levi, si fa anch’egli portavoce del disagio: «Non avevamo mai visto il palazzetto allagato come quest’anno. Del resto, c’è da dire che la pioggia entra anche dal soffitto del secondo piano del liceo, bagnando i corridoi. E l’acqua filtra pure in un’altra palestra, ma per ora rimane sotto il pavimento, sollevandolo e creando delle bolle». Come se non bastasse, le chiazze d’acqua portano con sé batteri e muffe, che già fanno capolino in alcuni punti. La risoluzione della problematica dipende dalla volontà (e dai soldi) della Provincia, competente per quanto riguarda le scuole superiori. Negli anni passati le segnalazioni non sono mancate, e anche nelle scorse settimane una lettera è partita dai tre istituti in direzione del Pirellone. «Se la Provincia non ne prende atto e non ci mette la volontà di risolvere la situazione - ancora Di Battista -, il palazzetto è destinato a diventare inutilizzabile». Ricevuta la missiva, i tecnici provinciali sono recentemente venuti a San Donato a fare un sopralluogo. Un copione che, afferma il docente, si sarebbe ripetuto più volte negli ultimi anni, senza portare a soluzioni definitive per strutture utilizzate da svariate centinaia di ragazzi. La palestra, ieri come oggi, fa acqua da tutte le parti.

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