SAN DONATO Il nodo dei treni e dei trasporti per il nuovo stadio del Milan

La Regione esclude la possibilità di prevedere ulteriori convogli della linea S1 e S12 per l’impianto

Sembra sfumare la prospettiva che prima e dopo le partite vengano previsti almeno 10 convogli in più sulle linee S1 e S12 per consentire ai tifosi di fare spola con il proprio stadio previsto nel quartiere San Francesco di San Donato. Se infatti il club nel masterplan depositato in municipio ha inserito questa ipotesi, nella risposta che Regione Lombardia ha dato all’interrogazione presentata dai consiglieri del Pd Pietro Bussolati e Simone Negri, rende noto che non è previsto un aumento dei treni, ma solo un rafforzamento di quelli esistenti oltre al prolungamento delle linee che coprono la tratta Milano-Rogoredo.

Insomma, in concomitanza dei grandi eventi si prospettano più carrozze, ma il numero di convogli dovrebbe rimanere quello attualmente in vigore. In particolare, i consiglieri democratici hanno chiesto «se e come Regione Lombardia intende rispondere alla proposta di potenziamento del trasporto pubblico e se ritiene prioritaria la scelta di potenziare le corse del trasporto pubblico locale unicamente in modo funzionale alle partite e agli eventi, invece che procedere ad un rafforzamento strutturale della tratta, a vantaggio di tutti i pendolari». A questo interrogativo, la Regione, chiarendo che «i servizi pianificati sono dimensionati sulla domanda da trasportare», ha risposto: «Nei momenti di afflusso e deflusso delle manifestazioni previste nell’area saranno invece potenziate le frequenze dei servizi, potenziando le composizioni dei treni ordinari normalmente in circolazione e prolungando fino all’area in questione le linee ordinariamente attestate a Milano Rogoredo».

Inoltre la Regione, in merito ai tifosi che saranno diretti all’impianto da 72 mila posti, mette in evidenza che «con riferimento al trasporto pubblico è in corso di elaborazione un apposito piano di potenziamento che prevede di utilizzare al massimo le linee dei trasporti ferroviari esistenti, puntualmente potenziati nei momenti degli eventi previsti sull’area, senza andare a sconvolgere gli assetti dei servizi utili ai viaggiatori sistematici dell’area metropolitana, i quali, invece, trarranno benefici sia dal potenziamento ipotizzato, che dalle eventuali nuove opere infrastrutturali che verranno realizzate». Un responso, quello che è arrivato da Palazzo Lombardia, che ieri mattina sul territorio, e non solo, ha subito riacceso un serrato dibattito. E comunque, nello stesso documento, che arriva dall’istituzione con cui, a conclusione dell’iter, il Milan dovrebbe sottoscrivere un accordo di programma, si legge che “Regione Lombardia è stata consultata dal proponente al momento della stesura del masterlplan», quale conferma dunque che sullo stadio è aperto da mesi un confronto con i rossoneri.

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